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domenica 16 marzo 2025

ECONOMIA E POTERE OLIGARCHICO 
di Romano Rinaldi



Come corollario alle riflessioni che mi ha suscitato la frase amletica: “C’è del metodo nella sua pazzia” e il relativo dubbio (amletico) sulla possibilità di ribaltare quella frase (c’è della pazzia nel suo metodo), nell’articolo pubblicato venerdì 14 Marzo (https://libertariam.blogspot.com/2025/03/ce-del-metodo-in-questa-pazzia-di.html?m=1), penso sia opportuno rendere un po’ più esplicito l’argomento economico-commerciale appena sfiorato in chiusura di quell’articolo.
Un aspetto che mi sembra interessante è la spiegazione della genesi dell’imposizione di dazi sulle merci in entrata negli USA dal Canada. La spiegazione fornita dal segretario di stato Marco Rubio è stata questa: “In una conversazione tra il premier Trudeau e il Presidente, alla menzione della possibile imposizione di dazi sugli scambi commerciali tra i due paesi, il premier rispose che questo avrebbe azzoppato l’economia canadese. Al che il Presidente rispose: allora perché non trasformi il Canada nel 51° Stato dell’Unione?”. Da quella semplice conversazione il Presidente passò alla perentoria richiesta in quel senso, basandosi semplicemente sul fatto di aver trovato un punto debole nell’interlocutore. Questa è la politica del “deal” (transazione) à la Trump. Altro che “New deal”, è un metodo vecchio come il cucco. Trovi un punto debole? Affonda il coltello. Un boss mafioso potrebbe apparire un apprendista. Non a caso il nostro si è fatto le ossa con una serie televisiva intitolata appunto “The Apprentice” (L’Apprendista) col quale ha raggiunto la notorietà presso il grande pubblico oltre 20 anni fa. Ed ecco anche la rivalità che ha sentito nei confronti di Zelensky, accusandolo di essere un comico mediocre in riferimento alla serie televisiva che rese quest’ultimo popolare in Ucraina, interpretando la parte dell’oppositore al sistema di corruzione vigente nel suo Paese. Insomma, siamo proprio alle chiacchiere da bar sui programmi televisivi più popolari. Però con un impatto gravissimo sull’esistenza di molti milioni di persone.
Un altro aspetto è degno di nota. Tutto questo gran baccano sull’imposizione di dazi negli scambi commerciali, soprattutto contro i paesi “amici”, ha causato dei profondi moti altalenanti nelle Borse di tutto il mondo. A chiunque è ben nota la regola più elementare degli scambi finanziari: compra col ribasso, vendi col rialzo. Tuttavia, le dinamiche del mercato non sono facilmente prevedibili, sicché ci si deve affidare a qualche esperto. Ma quale miglior esperto di chi è in grado di provocare queste fluttuazioni? È il classico uovo di colombo, no? Peccato che le regole del capitalismo e dei mercati finanziari assegnino a questo tipo di comportamento un crimine molto severamente punito dalla legge. Si usa il termine inglese: “Insider trading” ovvero abuso di informazioni privilegiate. In altre parole l’uso illecito di informazioni non (ancora) a disposizione del pubblico per ottenere un illecito vantaggio nel mercato dei titoli di Borsa. Ma sai com’è e come non è, avrebbe detto un famoso comico italiano di molto tempo fa… C’è chi pensa addirittura che il repentino calo di valore del titolo Tesla, possa aver fornito una enorme possibilità di guadagno al suo proprietario, il Sig. Musk. Stesso discorso vale per tutti gli altri oligarchi saliti intorno al trono dell’Apprendista, non certo degli sprovveduti in tema di transazioni finanziarie. Insomma, per utilizzare la famosa frase di un notissimo politico italiano del secolo scorso: a pensar male si fa peccato… ma il più delle volte ci si azzecca.