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lunedì 24 marzo 2025

LA METAMORFOSI DELL’OCCIDENTE  
di Luigi Mazzella


 
Il fenomeno dell’associazionismo, in America del Nord, piu’ che in altri Paesi dell’Occidente, si è manifestato, a seconda del livello culturale dei partecipanti, in forma di “sette” o di “gangs” (Scorsese docet). Ciò è avvenuto negli ultimi decenni anche a livello politico, dove il cosiddetto “partito” ha ceduto il passo ad altre forme di aggregazioni umane. Il cambiamento più significativo si è avuto, però, a livello di politica dei vertici. L’iniziativa l’ha presa il Partito Democratico dei Clinton, Obama, Biden. In primis, esso è divenuto, per l’operato della CIA all’estero, “transnazionale” e “Occidentale tout court”. In secondo luogo, esso si è trasformato in una sorta di “banda” (gang), arroccata intorno ai Servizi segreti (NSA, CIA e deviati), al Pentagono dei Militari, ai circoli dei Diplomatici di carriera, dei Finanzieri di. Wall Street e dei Costruttori di armi. Conseguentemente il Partito Repubblicano, scontata l’ostilità delle Istituzioni patrie di natura pubblica, ha scelto di collegarsi con l’alta industria privata dell’hi-tech e con il mondo delle criptovalute. Gli effetti del cambiamento non si sono fatti attendere. Tutte le forze partitiche siano esse di destra, di centro o di sinistra si sono assuefatte all’idea che, senza toccare sommi principi di economia, devono distribuire in giro, nella popolazione degli elettori, un po’ di sussidi, bonus, redditi variamente denominati. È caduto di colpo anche l’inganno delle ideologie (messe tutte nel miscelatore per utilizzarne degli estratti) e dell’intero linguaggio politico, usato in venti secoli nel vecchio (e poi nel nuovo) Continente, da sciamani sedicenti intrisi di impalpabile “spiritualità” e da politicanti venditori di fumo e di elisir di economico benessere. Resta sempre difficile dire che gli abitanti dell’Occidente piamente devoti e politicamente passionali siano scomparsi o divenuti consapevoli della falsità e dell’artificio di tutte le intense “emozionalità” vissute in più di venti secoli. È decisamente da escludere, altresì, che siano divenute palesi le bimillenarie macroscopiche, violente e folli aberrazioni della cosiddetta “civiltà Occidentale: distruzione di biblioteche (ad Alessandria) e falò di libri (nella Germania nazista), intolleranze religiose (dovunque), genocidi per motivi di razza e tratta degli schiavi (pellerossa e neri in America), crociate contro gli “infedeli” (nella cosiddetta “Terra Santa”), stermini e riduzione in schiavitù di Aztechi, Maya,  Inca (in Centro America), colonialismi per “donare” la fede e procurare carestie  (Sud America: Caraibi, Asia: Filippine, Africa: Nord, Centro, Sud), guerre variamente sante (tra religioni diverse con l’aggiunta di eresie, scismi et similia), rivoluzioni, definite “salvifiche” (fasciste con Olocausto e Lager e/o comuniste con assassini di massa e gulag). Eppure ancora oggi, nel terzo millennio, non c’è la convinzione del danno fatto all’Occidente e al Pianeta intero da cinque “credi” (religiosi e ideologici) assolutistici e intolleranti, da fandonie (in realtà “pallonare” ma dette, eufemisticamente, “utopiche”) credute per vere e considerate giustificatrici di massacri disumani.



Ciò dà inevitabilmente  la prova di una scarsa intelligenza e di un’ostinata testardaggine di chi dimostra di non essersi avveduto che tutte le parole usate dai membri di ogni religione (da quelle monoteiste a quelle dei Lama e altre consimili) hanno mirato solo all’arricchimento pecuniario degli alti sacerdoti e che quelle adoperate dagli uomini politici hanno mascherato il loro  desiderio incontrollabile di potere, con artifizi vari e utilizzando come specchietti per allodole  gli  schermi delle ideologie.  
Un vantaggio del cambiamento vi sarà certamente nel linguaggio: chi, imperterrito, continuerà a usare, credendovi o fingendo ancora di credervi, termini obsoleti e divenuti insipidi, continuando a parlare di “neoliberismo selvaggio”, di “neoconservatorismo di destra”, di “solidarietà umana di sinistra (socialista, comunista o socialdemocratica)”, e di “carità religiosa” e così via dimostrerà solo di essere incapace di “maturare e crescere”, togliendosi il prosciutto dagli occhi.



P.S. sull’attualità. Venendo ai giorni nostri, oggi l’Occidente registra il primo tentativo di fermare la guerra russo-ucraina, motivata in modo opposto dalle rispettive propagande. Per chi, a dispetto di ogni inevitabilmente contraddittoria motivazione, ama solo e comunque la pace, è un giorno fausto.
La domanda èSe Krusciov e JF Kennedy riuscirono a fermare il Pianeta sull’orlo del baratro, riuscirà la stessa encomiabile impresa a Putin e a Trump che sembrano intenzionati a valersi dell’“uso di ragione”, a fronte dei violenti e aggressivi “stupri dialettici”, consumati in televisione (quindi coram populo) da “personaggetti” (direbbe: De Luca) politici italiani, in vena di manifestare, senza pudore, le loro personali o familiari frustrazioni?