Era un pezzo che non leggevo tutto d’un fiato una raccolta
di versi. C’è la poesia dentro. La pietra
preziosa, la cosa rara (da non confondere con le terre rare). Il
ritmo, la musica, le immagini restituiscono un piacere non superficiale. Le
immagini rimangono dentro: la vita che ti morde le calcagna, la credenza della
nonna piena di buchi per i tarli come il colapasta, le cornacchie che rovistano
fra i rifiuti, il cane più umano dell’uomo... E c’è un senso profondo, una
malinconia vasta, diffusa, imbevuta di ironia, che non vuole consolare ma
rappresentare, cantare la vita così com’è stata, così com’è e la morte per
quello che è. Attraverso i versi dei grandi, o meglio, attraverso il loro
richiamo. Bravo, Angelo! Sei stato bravo, bravo davvero. Angelo Gaccione Poeti. Ventinove cavalieri e una dama Di Felice Ed. 2025 Pagg. 56 - € 10