Il volume, con il sottotitolo “poesia e poeti nel territorio del Municipio
3”, è stato presentato il 21 marzo scorso presso la sede del Municipio. Èdecisamente piacevole avere per
le mani una copia di un piccolo libro di 80 pagine dedicato alla poesia, a
partire dalla copertina rigorosamente bianca con un segno grafico di Josef
Weiss, incisore e tipografo d’arte ticinese.Come è stato
stimolante presenziare alla sua presentazione nell’aula consiliare del
Municipio 3 con la partecipazione di moltissimi giovani che quel libro hanno
contribuito a costruire con la loro adesione al progetto “Mandaci una poesia”,
dedicato a under 35 che volessero cimentarsi con un linguaggio che oggi sembra
sempre più lontano dai canoni, sempre più “perversi”, della scrittura e della
comunicazione.Da un’idea di Giovanni
Bonoldi, che della promozione della poesia ha fatto uno scopo di vita, con il
sostegno di Caterina Antola, presidente del Municipio 3, e di Valeria Borgese,
già assessora alla cultura, si è sviluppato un progetto che, in pochi mesi, ha
permesso, attraverso la diffusione di un apposito bando, per quanto informale,
di raccogliere 150 opere alcune delle quali, selezionate da una Commissione di
lettura composta da Antigone (Eugenia Giancaspro), Luigi Cannillo, Paolo
Cerruto, Maddalena Loi e Paolo Massari, hanno poi trovato collocazione nel
libro che stiamo descrivendo.In quarta
di copertina, una nota descrive bene il progetto e le sue intenzioni:” Poesie
lineari, per lo più. Alcune poesie visive (verbo visuali). Una prosa poetica.
Arrivate da persone che abitano, studiano, lavorano a Milano nel territorio del
Municipio 3. E testi poetici, poesie visive, opere d’arte prevenienti da fuori
zona (persino da fuori città o regione) e prescindendo dall’età anagrafica.
Queste le risposte al messaggio-invito “Mandaci una poesia” del Municipio 3.
Questo libro ne ospita una parte, e informa su alcuni “Luoghi della poesia” del
territorio. Sì, stiamo parlando di poesia”.E, quasi a sottolineare l’eccezionalità e persino l’eccentricità della
proposta, la stessa quarta di copertina contiene un pensiero di Franco Loi,
immenso poeta milanese che ha trascorso la sua giovinezza nelle vie del
Casoretto. “Ho cominciato a scrivere, come dire, perché sentivo il
bisogno di dire certe cose, e di esprimermi, e quindi scrivevo. Perché certe
cose poi sono cose che magari tu non puoi dire, ai genitori men che meno, ma
anche agli amici magari certe volte, e allora le scrivi…”.Anche oggi
molti giovani hanno sentito “il bisogno di dire certe cose”, come Anna Sessa
che scrive: “Calde e salate scivolano sul viso/ Le rare belle affiancano un
sorriso”, laddove l’espressione “le rare belle” rappresenta da sola
un’esplosione di significati. Oppure il ritmo dei versi di Alice Bulloni in ‘Tutto’:
“Poesia lussuria ironia fu. E poi, qualsiasi cosa”. Il volume ospita poi testi più articolati ma
altrettanto significativi.Sono molte e
contrastanti le immagini, le emozioni e le sensazioni che emergono dai versi
contenuti in “Poesia Tre” che dà finalmente voce a pensieri che altrimenti
sarebbero stati nascosti forse per sempre.Nel
tardo pomeriggio di venerdì 21 marzo, non a caso Giornata mondiale della poesia,
si è consumato il rito insolito di ascoltare parole non vane, non fini a se
stesse. I numerosi giovani presenti hanno testimoniato che esistono modi e
tempi per confrontarsi civilmente scegliendo con la poesia una strada non certo
scontata, non certo banale.Nell ultime
pagine, il volume ospita le schede di alcuni luoghi del territorio di
pertinenza in cui si “pratica” poesia: le biblioteche comunali Lambrate e
Venezia, la Fondazione Mudima, Officina Coviello e Quindici Palazzi.In chiusura, Filippo Rossi, il nuovo assessore alla
cultura del Municipio 3, ha promesso altre puntate di questo raffinato racconto
dedicato all’incanto/disincanto della parola. P.S. Per chi fosse interessato, copie del libro
sono disponibili sino a esaurimento presso la sede del Municipio 3 in via
Sansovino n. 9. Oppure il ritmo dei versi di Alice Bulloni in ‘Tutto’:
“Poesia lussuria ironia fu. E poi, qualsiasi cosa”. Il volume ospita poi testi più articolati ma
altrettanto significativi.Sono molte e
contrastanti le immagini, le emozioni e le sensazioni che emergono dai versi
contenuti in “Poesia Tre” che dà finalmente voce a pensieri che altrimenti
sarebbero stati nascosti forse per sempre.Nel
tardo pomeriggio di venerdì 21 marzo, non a caso Giornata mondiale della poesia,
si è consumato il rito insolito di ascoltare parole non vane, non fini a se
stesse. I numerosi giovani presenti hanno testimoniato che esistono modi e
tempi per confrontarsi civilmente scegliendo con la poesia una strada non certo
scontata, non certo banale.Nell ultime
pagine, il volume ospita le schede di alcuni luoghi del territorio di
pertinenza in cui si “pratica” poesia: le biblioteche comunali Lambrate e
Venezia, la Fondazione Mudima, Officina Coviello e Quindici Palazzi.In chiusura, Filippo Rossi, il nuovo assessore alla
cultura del Municipio 3, ha promesso altre puntate di questo raffinato racconto
dedicato all’incanto/disincanto della parola. P.S. Per chi fosse interessato, copie del libro
sono disponibili sino a esaurimento presso la sede del Municipio 3 in via
Sansovino n. 9.