I CINQUE MALFATTORI DELL’UMANITÀ di Luigi Mazzella
L’idillio -inimmaginabile - tra la
“pulzella della Garbatella” e il più violento e aggressivo
“guerrafondaio” tra gli uomini politici italiani; la standing ovation dopo
il discorso del segretario di Azione da parte del Ministro della Difesa in
carica; la frase ingiuriosa del Vice Presidente del Consiglio e
Ministro degli Esteri, anch’egli nel pieno esercizio delle sue funzioni, che
apostrofa come “sfasciacarrozze” il suo collega di coalizione e di pari livello
istituzionale nel governo del Paese per il suo tentativo di “sfasciare”
l’armata Brancaleone che tentano di mettere in piedi francesi,
tedeschi e inglesi, protagonisti
indiscussi di tutte le guerre europee; l’anelito costante e
penoso dell’Italia a ricoprire il ruolo di “aiutante” ogni qualvolta
si parli di guerra (Mussolini e alleanza con Hitler docent); il
dietro-front della “pulzella rossa” a causa del suo riscontrato isolamento tra i socialisti Europei e i Democratici nostrani;
il drone (che si assume essere “russo”) inviato in Italia per registrare
manovre e, verosimilmente raccogliere in un dossier le parolacce
indirizzate contro Putin a vari livelli di responsabilità politica (anche dopo
la versione dei fatti di Ucraina sul pericolo neo-nazista, con molta
autorevolezza illustrate da Trump, Vance e Kennedy jr) sono i fatti del giorno
che lasciano poco spazio alla speranza di un rinsavimento Occidentale e rendono
riproponibile e vieppiù attuale la miateoria sul danno fatto agli abitanti della
nostra parte del Pianeta dai cinque malfattori dell’umanità. L’irrazionalità acefala, diffusa e
pervasiva, l’odio, il rancore, il cupio dissolvi dominante per
la prevalenza dell’idea della Morte (per la gloria di Dio, per l’affermazione
della Causa e dell’Ideologia e altre consimili amenità) rispetto a quella della
Vita hanno condannato l’Occidente a un inarrestabile declino e le guerre danno
l’accelerazione necessaria per ridurre i tempi. La mia teoria, per la verità,
rappresenta soltanto un’integrazione, un completamento di quella dei tre
malfattori indicati come tali da Baruch Spinoza. Essa è nota ai lettori dei
miei libri e delle note da me pubblicate su Odissea e su Facebook ma
va ricordata per i miei neo-lettori. La riassumo in breve in queste righe
che possono essere considerate un’appendice dello scritto odierno. L’Occidente, accogliendo nel suo
seno e imperniando su di esse la propria cultura tre rissose (litigiose con
altre credenze ma anche tra di loro) religioni mediorientali (ebraismo,
cristianesimo e islamismo) e optando, in luogo del suo sano monismo materiale
iniziale (c’è un mondo solo e, per quello che rappresenta, basta per
consentire agli esseri umani, privilegiati tra quelli viventi perché
hanno la possibilità di usare la ragione, di ritrovare in esso motivi
edonistici di vita), per la scelta emotiva fatta anche di un fantasioso
idealismo dualistico, inutilmente complicato e arzigogolato in utopie di
preteso benessere che, realizzate hanno portato, invece, solo a distruzioni e
catastrofi umane, ha aggiunto altri due malfattori, i filosofi Platone ed
Hegel. Per colpa dei “cinque” pessimi
“Maestri” gli abitanti della parte ovest del Pianeta hanno vissuto, nella
storia dei miliardi di anni della Terra, più di venti secoli di “guerre sante”,
di odi religiosi incontenibili, di genocidi e di massacri ideologicamente
motivati, sempre, astutamente e dialetticamente, giustificati e presentati come
necessari.Da ultimo, gli ingenui Occidentali,
dopo due disastrose “guerre mondiali” di cui la seconda conclusasi con
l’impiego di bombe atomiche (la seconda era stata sganciata su Nagasaki, quando
già Hiroshima era stata totalmente rasa al suolo) ritenevano di avere raggiunto
un’oasi di una pace duratura.In particolare gli Europei avevano visto nella loro “Unità” regolata da
Trattati il porto sicuro in cui ancorarsi.È bastato, però, che un comico
d’avanspettacolo coltivasse l’ambizione di essere il fuhrer del suo popolo, di
raggiungere il potere con brogli e artifizi vari, compresi l’appoggio di
battaglioni neonazisti (Azov) e il sostegno del Partito Democratico
statunitense, vera fucina di guerre a ripetizione (come dimostra la storia dei
Presidenti appartenenti a quella forza politica) per fare svanire la
loro illusione, pronubi Macron, Starmer, Von der Leyen, Calenda, Meloni,
Tajani e Crosetto.