ALTA VELOCITÀ. IDRA SCRIVE AL PRESIDENTE
L’Associazione
di volontariato Idra scrive al presidente della
Commissione Urbanistica di Palazzo Vecchio.
“Gentile
Presidente, Le scriviamo per informarLa di alcune circostanze che forse
sfuggono”. Così Idra a Renzo Pampaloni, che presiede a Palazzo Vecchio la Terza Commissione “Territorio, urbanistica,
infrastrutture, patrimonio”.
Da una sua nota-stampa del 6 aprile si apprendeva
infatti, dopo un riferimento ai “due tunnel sotterranei in fase di realizzazione
mediante l’utilizzo di particolari frese”, che “è stato spiegato ai
consiglieri” che “il terreno rimosso viene trasportato direttamente a Cavriglia
tramite convogli ferroviari”. In realtà, osserva Idra, le terre dei tunnel non
arrivano più a Cavriglia, e a scriverlo è la presidente dell’Osservatorio ambientale
di Santa Barbara istituito dal Ministero per seguire l’attuazione del progetto
di riambientalizzazione nella ex area mineraria. Le terre scavate dalle
supertalpe Iris e Marika non possono più arrivare in Valdarno a causa dei tempi
di asciugatura superiori alle previsioni.
Una circostanza che determina la saturazione della superficie di
deposito delle piazzole, che ha portato al conferimento di circa 105.000
tonnellate di sottosuolo fiorentino presso impianti di gestione rifiuti
autorizzati. “Quali fonti ha utilizzato la Commissione per ottenere le
informazioni da Lei pubblicate sul portale del Comune di Firenze?”, chiede
quindi Idra al presidente Pampaloni. E ancora, in un comunicato di pochi giorni
fa, si legge che “è emersa l’opportunità di creare dei tavoli lavoro tematici
per definire tutte le opere complementari del passante Alta Velocità: non solo
la modalità per unire la nuova stazione con Santa Maria Novella ma anche la
realizzazione della stazione Circondaria e del sistema di accessibilità alla
nuova stazione”, in quanto “aspetti fondamentali per disegnare il ruolo della
stazione all’interno della città anche da un punto di vista urbanistico”. Alla
buon’ora! Idra segnala infatti al presidente che un’informativa sul ‘tavolo
tecnico con Regione Toscana e Comune di Firenze per le sistemazioni esterne
alla Stazione’ è stata già all’ordine del giorno di un incontro fra
Rfi e l’Associazione ecologista calendarizzato ad aprile 2023. Da allora, tutti
i successivi incontri di Idra con Rfi hanno dato come esito la notizia del perdurante
stallo di quel ‘tavolo tecnico’. “Appare dunque evidente come già due anni fa
si avesse la netta percezione di quanto sia delicato e critico l’impatto urbanistico
della bizzarra ubicazione della stazione AV in via Circondaria accanto al torrente
Mugnone”, osserva l’Associazione. “Adesso è anche ufficiale: non si è venuti a
capo di alcun modello di soluzione. I lavori sono proseguiti nell’apparente indifferenza
deli soggetti pubblici responsabili della tutela del territorio e della città,
Amministrazione Comunale in primis”. Le inesattezze sul piano informativo e i
ritardi su quello operativo che paiono contraddistinguere l’azione di Palazzo Vecchio
nella gestione di un’opera così rilevante, lunga e costosa portano quindi Idra
a chiedere esplicitamente al dott. Pampaloni se non ritenga anch’egli che rischino
di descrivere “una condizione di pericolosa spensierata superficialità”. Infine,
un richiamo alle tante richieste di audizione trasmesse alla Commissione dal
luglio 2023 all’ottobre 2024, rimaste senza riscontro: “Abbiamo anticipato i
temi e la documentazione delle criticità e delle apparenti illegittimità rilevate
monitorando l’attuazione del progetto Alta Velocità: continuiamo a ritenere utile
sottoporle alla Vostra attenzione”.