Nell’Occidente dei cinque irrazionalismi e nella
sua appendice mediorientale (culturalmente omogenea, soprattutto sotto
l’aspetto religioso) il denaro, vero Dio unico di una
popolazione sempre più scontenta e in progressiva inquietudine
esistenziale, serve ad alimentare l’odio reciproco e guerre, permanenti e
“senza quartiere”, dichiarate formalmente o realizzate contro il cosiddetto
diritto internazionale (caduto ormai in sostanziale desuetudine) tra
fideisti e fanatici dell’assolutismo religioso o politico (che non può
conoscere, per sua natura, dialogo e accordi di sorta). Da preteso faro
della civiltà mondiale, la parte ovest del Pianeta è diventata, nel corso di
venti secoli, la sede della aggressività e della violenza, oltre che
dell’ipocrisia più smodata che, attraverso il possesso e il controllo
finanziario e politico del sistema informativo si avvale di una propaganda
oltraggiosa che sovverte a suo piacimento la portata di eventi, prodotti, come
diceva Craxi, da “manine misteriose” (che restano perennemente sconosciute).Di sicuro, in Occidente, v’è solo la constatazione
degli effetti successivi a una data e misteriosamente provocata
catastrofe: Guantanamo (e ciò che vi è connesso sul piano della
reintroduzione della tortura) rappresenta la conseguenza visibile
dell’attacco alle Torri Gemelle; la distruzione presso che totale di Gaza
e della popolazione palestinese costituisce l’effetto
sproporzionato del bombardamento di Tel Aviv contro i militanti di Hamas. Quando
non si riesce a condizionare la produzione dell’evento,
la propaganda interviene per dare al “popolo bue” una certa (e
per i propri interesse, utile) visione e così il soccorso in favore di
minoritarie popolazioni massacrate dalla violenza di miliziani neo-nazisti
Ucraini diventa invasione di un territorio altrui per fini espansionistici ed
imperialistici. E ciò, nonostante che la Storia dei rapporti di quel Paese
(liberato dall’Armata Rossa nel 1944) con il Nazismo rimonti al 1941, quando il
suo territorio fu occupato dai tedeschi e sottoposto a politiche naziste,
inclusi un diffuso proselitismo ideologico e la persecuzione degli ebrei e
di altri gruppi etnici che avvenne con una forte e significativa partecipazione
di collaborazionisti locali.E ciò senza dimenticare
che nel maggio del 2021, in un raduno tenutosi a Kiev si è celebrato il
nazismo, chiedendo e ottenendo il riconoscimento degli Ucraini nazisti come
“eroi”.Conoscere la verità,
alterando leggermente il verso Dantesco, per l’uomo Occidentale
rappresenta ormai una meta irraggiungibile. Ciò che lascia più sconcertati
e avviliti è che a credere alle false (e chiaramente irreali) apparenze e alle
frottole propagandistiche siano anche individui che hanno ricoperto, ricoprono
e verosimilmente ricopriranno nella res publica importanti
incarichi, oltre che di direzione, anche di governo.