LA POETICA BILINGUE DI MARIA LENTI di Laura Margherita Volante
Maria Lenti
Nelle
poesie di Maria Lenti ho incontrato il mio carattere alessandrino: un bel
barolo forte deciso di annata, frutto della fatica dei contadini, messa a dura prova
dalla grandine, che distruggeva le vigne e gli acini succosi e turgidi, dal
sapore deciso. Dietro ogni grappolo viola o dorato c’era il lavoro instancabile
dei viticoltori dai volti anneriti e rugosi dal sole, con le mani nodose e
callose. C’era verità e sapore di buono. Nella raccolta poetica di Maria Lenti Segn
eArtaj/ Segni e Ritagli, ho ripercorso il vino della mia infanzia.
Un ritorno alla sorgente. La Nostra è una sorgente di valori e di espressioni,
che coniugano memorie di appartenenza insieme a profonde e minuziose riflessioni,
attraverso le fasi dell’esistenza tra cultura e impegno politico. Autenticità
fattasi poesia. Esperienze e lezioni di vita, dalle cui domande ne sgorgano
altre, e se ci fosse un’ultima domanda non ci sarebbe risposta alcuna. Maria
Lenti trae anche ispirazione non solo dai ricordi, letti e riletti nel
trascorrere dei cicli della vita, ma anche da poeti che hanno segnato il
viaggio umano, come Catullo, Emily Dickinson, Camillo Sbarbaro, per citarne
alcuni. Suggestioni illuminanti di
saggezza immediata nella formula bilingue fra il dialetto delle sue radici e la
lingua italiana colta, semplice ed elevata. Filosofia esistenziale fino a
toccare le corde più profonde dell’anima, esplorandone l’essenza, da cui non si
sfugge.Così è L’ora che volge il disio…
Odi
et amo Te
voj ben e te voj mal Sa’
n’intensità ugual Com
è posibil ent’tel so’ di’ Ma
è così E
me sent in croc.
* Odi
et amo Ti
voglio bene e ti voglio male Con
la stessa intensità Ma
è così E
mi sento in croce.