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domenica 11 maggio 2025

LA POETICA BILINGUE DI MARIA LENTI 
di Laura Margherita Volante


Maria Lenti

Nelle poesie di Maria Lenti ho incontrato il mio carattere alessandrino: un bel barolo forte deciso di annata, frutto della fatica dei contadini, messa a dura prova dalla grandine, che distruggeva le vigne e gli acini succosi e turgidi, dal sapore deciso. Dietro ogni grappolo viola o dorato c’era il lavoro instancabile dei viticoltori dai volti anneriti e rugosi dal sole, con le mani nodose e callose. C’era verità e sapore di buono. Nella raccolta poetica di Maria Lenti Segn e Artaj/ Segni e Ritagli, ho ripercorso il vino della mia infanzia. Un ritorno alla sorgente. La Nostra è una sorgente di valori e di espressioni, che coniugano memorie di appartenenza insieme a profonde e minuziose riflessioni, attraverso le fasi dell’esistenza tra cultura e impegno politico. Autenticità fattasi poesia. Esperienze e lezioni di vita, dalle cui domande ne sgorgano altre, e se ci fosse un’ultima domanda non ci sarebbe risposta alcuna. Maria Lenti trae anche ispirazione non solo dai ricordi, letti e riletti nel trascorrere dei cicli della vita, ma anche da poeti che hanno segnato il viaggio umano, come Catullo, Emily Dickinson, Camillo Sbarbaro, per citarne alcuni.
Suggestioni illuminanti di saggezza immediata nella formula bilingue fra il dialetto delle sue radici e la lingua italiana colta, semplice ed elevata. Filosofia esistenziale fino a toccare le corde più profonde dell’anima, esplorandone l’essenza, da cui non si sfugge.  Così è L’ora che volge il disio…
 


Odi et amo
Te voj ben e te voj mal
Sa’ n’intensità ugual
Com è posibil ent’tel so’ di’
Ma è così
E me sent in croc.


*
Odi et amo
Ti voglio bene e ti voglio male
Con la stessa intensità
Ma è così
E mi sento in croce.