Blasfemia o miracolo? La diffusione
via “social” da parte dell’uomo più potente al mondo (stando alla vulgata
corrente) di un suo travestimento da futuro papa della Chiesa Cattolica, da un
fotomontaggio con la IA, poco dopo i funerali di Papa Francesco ai quali non ha
potuto mancare, essendo una “meravigliosa opportunità” (parole sue) e
nell’imminenza del conclave che dovrà scegliere il nuovo Papa, è una trovata
che non può passare sotto silenzio e non solo nel mondo cattolico. D’altra
parte questo era chiaramente lo scopo di chi non può più far passare giorno
senza che il mondo non debba interrogarsi su quello che passa per la testa a
questo inquilino, per la seconda volta, della “capanna bianca” con la sua nuova
tribù. Inoltre, visto che corre anche voce che il soggetto non dica o faccia le
cose tanto per dirle ma le realizzi sempre, questa volta almeno qualcuno si
dovrebbe preoccupare. Viceversa nemmeno un cenno finora dal suo entourage, né
dal suo vice, neoconvertito al cattolicesimo e ultimo notabile ad aver ottenuto
udienza, dopo molta insistenza, dall’ultimo Papa poco prima che spirasse, né da
altre personalità del potere politico nostrano, soprattutto coloro che
brandendo rosario e croce, si fanno gran vanto di difendere il credo religioso
dalla barbarie bolscevica che sentono (solo loro) minacciare le loro “libertà”.
Come ad esempio quella di inneggiare al fascismo ovunque se ne presenti
l’opportunità. Evidentemente né gli uni né gli
altri sono in grado di capire quale sia l’arcano e astutissimo disegno che si
cela dietro tanta tracotanza e mancanza di rispetto. Si sentiranno
evidentemente spiazzati non essendo in grado nemmeno di immaginare gesti di
tale e tanta maestosa teatralità da poter raggiungere un uditorio mondiale in
tempo reale. Possono solo gioire di un’intima inconfessabile ammirazione per il
loro mentore politico che li sopravanza di gran lunga quando si tratti di
risonanza planetaria, ma che dico, galattica; un vero miracolo. Forse questo è
il motivo che li induce a rispettare un religioso silenzio? Questa trovata però potrebbe
anche rispondere all’irrefrenabile desiderio di influenzare anche questa
importantissima elezione. Una goffa emulazione di chi lo sta già facendo da
anni coi collaudati metodi di un pervasivo servizio di “intelligence” pilotato
da un riconosciuto esperto in materia che si trova al Cremlino. In questo caso
però si può dire che l’apprendista non ha imparato la lezione. Almeno a
giudicare dai risultati delle recenti elezioni in Canada e in Australia. Forse
anche per questo si è levata una pressoché unica voce di aspro monito dalla più
elevata gerarchia ecclesiastica cattolica americana. Ormai ben consapevole dei
“miracoli” elettorali che scaturiscono dalle trovate di questa amministrazione. Tuttavia, una considerazione
alternativa a tutte le altre si affaccia. Quando l’ignoranza universale (*) si
combina con l’imbecillità artificiale, si possono raggiungere vette assolute di
idiozia e il passaggio dalla irriverenza infantile alla più gretta blasfemia è
soltanto un fatto di opinione. C’è da chiedersi se il soggetto in questione sia
dotato di un apparato neuronale sufficiente a fornirgli l’unica caratteristica
che distingue gli esseri umani dai semplici primati: la coscienza del sé. (*) https://libertariam.blogspot.com/2025/05/in-nome-dellignoranza-universale-di.html?m=1