L'attacco USA all'Iran sposta pericolosamente le relazioni
internazionali in un momento di grande difficoltà: oggi uno scontro a livello
planetario è molto più realistico rispetto a prima. Premessa la necessità di un quadro europeo, la situazione
italiana è questa: Siamo in prima linea, considerata la presenza di basi USA in
Italia. In frangenti simili è necessario reclamare che la politica
estera sia restituita al Parlamento e non delegata al Governo (lo esigono
l'art.1 e l'art.11 Costituzione: la sovranità appartiene al popolo e l'Italia
ripudia la guerra). È assolutamente necessaria un'azione immediata a tutti i livelli
perché i rami del Parlamento siano convocati con all'ordine del giorno la
posizione dell'Italia in un contesto di tale drammaticità. Analoga
iniziativa va portata avanti anche presso il Parlamento UE. Questa è la
priorità assoluta in questa fase immediata: l’Italia vanta una solida
tradizione di oscuramento parlamentare nei casi di conflitto, che va
interrotta. Serve una
fortissima mobilitazione dal basso, di cui il movimento dei lavoratori dovrebbe
farsi interprete. Le
associazioni di cultura politica possono svolgere un’efficace opera di
sensibilizzazione ed elaborazione condivisa. Un grande
contributo può venire anche dai livelli locali di governo e rappresentanza, dai
Comuni alle Regioni. Nello
specifico, chiediamo: Cessate il
fuoco immediato su tutti i fronti di guerra Protezione
internazionale per la popolazione civile Convocazione
urgente di una conferenza internazionale di pace e stabilità per il Medio
Oriente, sotto l’egida ONU e libera dal ricatto delle potenze militari Chiediamo,
infine, che il Governo si impegni espressamente a non lasciarsi coinvolgere in
un conflitto dalle conseguenze imponderabili. Non c’è
futuro possibile nella guerra. La sicurezza si costruisce
con la giustizia, la libertà dei popoli e la pace. ARS -
Associazione per il Rinnovamento della Sinistra Sinistra XXI