Un
manicomio gestito dai pazzi. Èdel tutto verosimile che in un manicomio lasciato, per la gestione, alla cura
degli stessi pazzi, prima o poi, prevalga un caos ingovernabile. È ciò che sta
accadendo nell’Occidente delle cinque follie (tre religiose e due politiche)
dove le speranze che qualcuno dei suoi abitanti possa mettere un po’ di ordine
cadono l’una dopo l’altra; e ciò che è peggio: nell’indifferenza assoluta di
tutti. È difficile che nella massa di individui che credono di essere,
scimmiotandone i modi e i comportamenti, Napoleone, Hitler, Mussolini, Franco, Stalin,
Fidel Castro e via dicendo (folli la cui memoria spazia, con giudizi opposti,
in tutti i libri di storia dell’Occidente) si trovi la persona giusta per
ricondurre alla razionalità un popolo di sbandati che per duemila anni è stato
abituato (interessatamente) a “credere” nelle fandonie di sciamani religiosi e
“cantastorie”della vita politica, definite con il “magico” nome di “utopie”.
Ed è del tutto inutile imprecare per il mancato risultato di un “ordine” che
non è possibile raggiungere per assenza assoluta di raziocinio.
Ed è del tutto inutile imprecare per il mancato risultato di un “ordine” che
non è possibile raggiungere per assenza assoluta di raziocinio. Naturalmente,
anche nella mente dei folli, possono esservi sprazzi di lucidità con
affermazioni veritiere: l’errore sarebbe quello di credere che a quei momenti
di “illuminazione” debbano necessariamente seguire comportamenti successivi
coerenti. Prendiamo
il caso di Donald Trump. Il
Presidente statunitense neo-eletto ha capito, per l’esperienza maturata nel suo
precedente mandato o per suoi collegamenti personali con ambienti di un certo vertice: a)
che la “carica” ottenuta superando difficoltà e ostacoli della più varia (e
anche truffaldina) natura, rappresenta solo un inane nomen e che il vero
potere di comando del suo Paese (come di altri dell’Occidente) è nelle mani di
spie, poliziotti, giudici e generali, finanzieri padroni del sistema
mass-mediatico e costruttori di armi, burocrati (feluche e altri) a stipendio
fisso e ad orientamento mutevole. b)
che tutto ciò non è stato mai neppure intuito dai suoi predecessori
Repubblicani ma ben compreso dai Democratici che nel corso degli anni, con la
cercata e ottenuta complicità dei servizi d’intelligence, dell’apparato
militare del Pentagono, dell’FBI, delle centrali finanziarie
anglosassoni,strettamente collegate con il mondo produttivo delle armi,dell’associazionismo palese e occulto, anche
di dubbia liceità, molto diffuso nel Paese, avevano trasformato un Partito nato
negli Stati Uniti in una forza transnazionale, sostenitrice di una politica di “carità
pelosa”, elemosiniera, fintamente pauperistica e sostanzialmente guerrafondaia
(come dimostrano le guerre iniziate dai Presidente Democratici rispetto a
quelle avviate dai Repubblicani); c)
che era stata iniziata una guerra contro la Russia senza metterne al corrente
la popolazione americana e coinvolgendovi i Paesi alleati della NATO, spesso
ottusamente “diretti”, con la violazione palese e grossolana delle norme del
Patto Atlantico (articolo 5) e ponendosi in contrasto con la posizione dell’ONU
che aveva smentito la tesi di Biden sull’aggressione russa all’Ucraina,
implicitamente ammettendo che si era trattato piuttosto di un intervento
militare reso necessario dai massacri compiuti a danno di filo russi e
russofoni abitanti nelle zone di confine dai battaglioni neo-nazisti “Azov”,
gestiti da Zelensky e considerati “eroi nazionali” come i collaborazionisti
antisemiti dei tedeschi ai tempi della seconda guerra mondiale. Dopo avere capito
tutto ciò, Domanda: che ha fatto il figlio
dell’Occidente Donald Trump? In altre parole: si è salvato dalla schizofrenia
dei suoi conterranei continentali?
Risposta: sostanzialmente no! Si
è limitato a poche innovazioni: a)
ha sottratto a CIA, NSA, FBI, PENTAGONO, Ambasciatori con o senza feluche il
palcoscenico degli incontri internazionali di alto livello,aprendo un teatrino
nella “stanza ovale”, con la presenza di giornalisti della carta stampata e
delle radiotelevisioni; la sua sfiducia nelle grandi Istituzioni Statali del
Paese è risultata più che evidente; b)
ha sfatato il mito della Giustizia super partes e ha denunciato, senza
mezzi termini, l’ansia (umana, troppo umana) di potere dei giudici estesa anche
al governo del Paese, spettante al potere Esecutivo e alParlamento. Che
cosa non ha fatto? 1)
non ha mandato gambe all’aria la NATO pur essendosi tale Organizzazione macchiata
della violazione dell’articolo 5 del suo stesso Trattato e postasi in posizione
contraria a quella dell’ONU; 2)
non è neppure uscito clamorosamente dall’ormai inutile Patto Atlantico, dando
coraggio alla nostra timorosa “pulzella garbatelliana” al fine di consentirle
di uscire dalla sterile e ridicola spirale di baci e abbracci internazionali di
cui è divenuta la massima esperta mondiale; 3)
ha cominciato a cincischiare nel campo dei Dazi doganali con marce e retromarce
che non hanno di certo accresciuto la sua stima e la sua popolarità a livello
interno e internazionale. Conclusione
con domanda:
nell’Occidente, sempre più decisamente, sullo splengheriano “Viale del Tramonto” vi è
ancora chi è così pazzo da pensare che vi sia una possibile via di salvezza? Attendo
risposte.