Valutazioni
“improvvisate” sul suo esito. Di
seguito si troveranno alcuni dati riguardanti la partecipazione al referendum:
un'analisi che probabilmente farà storcere il naso a molti perché fondata su di
una comparazione con i dati delle europee 2024: operazione che potrebbe non
essere intesa come corretta. Ci sono due ragioni per le quali a spoglio ancora
in corso è stato deciso di procedere a questo modo: 1)
fornire subito a caldo alcuni materiali che consentano l'avvio di una
riflessione che sarà necessario approfondire al massimo disponendo anche delle
cifre assolute dei partecipanti al voto; 2)
la parametrazione sui dati relativi alle Europee 2024 è motivata prima di tutto
dal fatto che si tratta dell'ultima elezione generale svoltasi in Italia in
ordine di tempo e in secondo luogo che si trattò dell'elezione di una sorta di
"consolidamento" dell'astensionismo dopo che per molti anni la
crescita della non partecipazione al voto si era accompagnata con una forte
volatilità elettorale che, tra il 2013 e il 2022, aveva dato anche ad un
"cambio" nell'indicazione del partito di maggioranza relativa
accompagnato da una forte instabilità (in discesa) delle espressioni di voto. Le
elezioni del 2022 avevano anche avviato un disegno di ritorno al bipolarismo
che successivamente in una serie di elezioni regionali e locali (non
utilizzabili per questo tipo di lavoro perché svoltesi in epoche diverse) si
era ulteriormente radicato. Alcune
prime schematiche considerazioni di carattere generale possono essere così
riassunte: 1)
Il blocco astensionista non è stato smosso dalla campagna elettorale in alcuna
delle sue componenti dalla disaffezione al deficit di offerta politica
all'assenza - specialmente - al sud di valide motivazioni al "voto di
scambio" (sul piano generale non per via dell'assenza di candidature); 2) Sul piano strettamente riferito alla qualità dei quesiti si è
dimostrata l'asimmetria tra domande forzatamente "tecniche" e un'idea
generale di teoria politica che aveva consentito l'introiezione del liberismo a
sinistra. Un tema da seminario che dovrà però essere affrontato considerato
l'emergere di una accusa di ideologismo che è necessario ribaltare. Da
affrontare però nel segno di una riconnessione e di un nuovo riconoscimento sociale
del mondo del lavoro; 3) Sul piano politico la precisa presa di posizione dei partiti
costringe a una valutazione che sicuramente non è da manuale di scienza
politica: il voto non definisce una possibilità di blocco di riferimento e
ricalca più o meno la geografia del voto politico, con tutti i limiti che ben
conosciamo dal punto di vista dell'opposizione alla destra.
Partendo dai dati con riferimento - appunto - alle elezioni
europee 2024 la saldatura tra astenuti (50,31%) e somma delle percentuali dei
partiti di centro-destra riferita alla totalità degli aventi diritto (Italia,
escluso estero) toccava la percentuale del 72,60%. Lo spazio effettivo della partecipazione al voto - in partenza -
assommava quindi al 27,40%. Da notare come il referendum sulla cittadinanza
pure promosso da soggetti diversi da quelli proponenti i quesiti sul lavoro non
abbia prodotto un qualche livello di propria partecipazione autonoma (sul piano
del conteggio dei voti invece la situazione appare affatto diversa). Si resta sulle percentuali perché le cifre assolute si potranno
avere soltanto ultimati gli scrutini. Mentre non sono ancora ufficiali i dati
dei votanti all'estero. ITALIA (referendum 2025. iscritti escluso estero: 45.997.941) Europee 2024: astenuti più centro destra 72,60% "spazio di voto" 27,40%
Dati Regione per Regione Piemonte: Europee 2024: astenuti più centro-destra 70,05% "spazio di voto" 29,95% Liguria: Europee 2024: astenuti più centro destra 70,52% "spazio di voto" 29,48% votanti 35,07% più 5,69% Lombardia: Europee 2024: astenuti più centro destra 78,33% "spazio di voto" 22,67% Veneto: Europee 2024: astenuti più centro destra 77,15% "spazio di voto" 22,85% votanti 26,21% Friuli - Venezia Giulia: Europee 2024: astenuti più centro
destra 77,52% "spazio di voto" 22,48% votanti 27,59% più 5,11% Emilia - Romagna: Europee 2024: astenuti più centro destra
63,99% "spazio di voto" 36,11% votanti 38,09% più 1,98% Toscana: Europee 2024 astenuti più centro destra 63,35 "spazio di voto" 36, 65% votanti 39,10% Umbria: Europee 2024 astenuti più centro destra 66,66% "spazio di voto" 33,34% votanti 31,21% meno 2,13% Marche: Europee 2024 astenuti più centro destra 70,12% "spazio di voto" 30,88% votanti 32,70% più 1,82% Lazio: Europee 2024 astenuti più centro destra 74,45% "spazio di voto" 26,55% votanti 31,87% più 5,32% Abruzzo: Europee 2024: astenuti più centro destra 75,75% "spazio di voto" 24,25% Molise: Europee 2024 astenuti più centro destra 73,92% "spazio di voto" 26,18% votanti 27,70% più 1,52% Campania: Europee 2024: astenuti più centro destra 70,80% "spazio di voto"; 29,20% Puglia: Europee 2024: astenuti più centro destra 73,07% "spazio di voto": 27,93% votanti 28,62% Basilicata: Europee 2024: astenuti più centro destra 72,35% "spazio di voto" 27,65% votanti 31,27% più 3,62% Calabria: Europee 2024: astenuti più centro destra: 77,22% spazio di voto 23,28% votanti 23,81% più 0,53% Sicilia: Europee 2024 astenuti più centro destra 72,29% "spazio di voto" 27, 71% votanti 23,10% meno 4,61% Sardegna: Europee 2024: astenuti più centro destra 75,06% "spazio di voto" 25,94% votanti 27,74% Valle d'Aosta: Europee 2024 astenuti più centro destra 73,55% "spazio di voto" 27,45% votanti 29,04% più 6,34% Trentino Alto Adige: Europee 2024: astenuti più centro destra
66,89% "spazio di voto" 33,11% votanti 22,70% meno 10,41% Graduatoria delle regioni dove si è votato maggiormente rispetto
allo "spazio di voto" di partenza: 6,34% Valle d'Aosta 5,69% Liguria 5,32% Lazio 5,11% Friuli Venezia Giulia 3,62% Basilicata 3,36% Veneto 2,45% Toscana 1,98% Emilia Romagna 1,82% Marche 1,80% Sardegna 1,52% Molise 0,69% Puglia 0,53% Calabria