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lunedì 16 giugno 2025

SPIONAGGIO STRANIERO
di Luigi Mazzella 


Max Hamlet Sauvage
Cospiratore al telefono
 
Ci si chiede sovente se l’era digitale sarà migliore o peggiore dell’epoca pre-elettronica. Nel Paese dei Capuleti e dei Montecchi, dei Guelfi e dei Ghibellini, dei Degasperiani e dei Togliattiani, dei neo-fascisti e dei post-comunisti la domanda, se posta, rischia di scatenare una guerra intestina dall’esito incerto.
Forse, come sempre, la verità è nel mezzo. Certamente l’intelligenza artificiale, in certi settori scientifici, sarà di aiuto ma sul piano culturale in generale darà solo risposte che rafforzeranno una visione del mondo e della vita riproducenti quelle dei cinque irrazionalismi (tre religiosi e due politici) che costituiscono la negazione di una rappresentazione veritiera, fondata su un pensiero libero e senza paraocchi. I problemi maggiori e più delicati riguarderanno la cyber sicurezza, il complesso di misure, tecnologie, processi e procedure volte a proteggere i sistemi informativi, le reti e i dati dai cosiddetti attacchi informatici. E ciò soprattutto nel sistema bancario, dove in Italia v’è una situazione a dir poco paradossale e senza paragoni. La nostra BNL, Banca Nazionale del Lavoro, non è più una banca italiana per così dire a pieno titolo, perché dal 2006 è passata sotto il controllo del gruppo bancario francese BNP, Paribas, pur continuando ad essere operativa in Italia. Conti correnti, prestiti, finanziamenti di nostri connazionali sono garantiti dalla Cyber security di un Paese straniero; il che per tanti quisque de populo può anche non rappresentare un problema.



A diversa e più grave riflessione induce la circostanza che i massimi organi costituzionali dello Stato, con la sola lodevole eccezione della Camera dei Deputati (che ha affidato lo stesso servizio a un gruppo creditizio integralmente italiano) e cioè, vale a dire Presidenza della Repubblica, Senato e Corte Costituzionale hanno creato, omettendo, probabilmente, di rivedere vecchi atti resi inattuali dalla caduta del requisito “nazionale”, per una banca straniera (BNL,BNP, PARIBAS) una situazione di assurdo privilegio, consentendole di aprire agenzie speciali nelle loro rispettive sedi istituzionali. C’è da chiedersi: potrebbe esistere a Parigi una situazione analoga? In base alla realtà attuale, gli Italiani hanno, dunque, la certezza che le operazioni finanziarie dei maggiori responsabili della vita politica del Paese sono tutte sotto osservazione dei Francesi che, con le attuali, farraginose norme europee sulla cyber security possono intervenire per colpire persone, pur rispettabili, se a loro sgradite. E ciò nella speranza che, intanto, gli alti organi costituzionali dello Stato italiano, da me sopra chiamati in causa, non si trincerino dietro la facile difesa che non si tratta di un problema di costituzionalità (certamente inesistente) ma cambino avviso, ammettendo che si tratta di una pratica di buona e corretta amministrazione. E ciò non solo per il buon nome e il prestigio di eccellenti realtà operative bancarie italiane ma soprattutto a difesa e garanzia della sovranità del nostro Paese almeno per ciò che riguarda la sottrazione delle massime autorità costituzionali a eventuale spionaggio straniero.