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venerdì 4 luglio 2025

ANCORA SULL’ARTICOLO 5 DEL PATTO ATLANTICO   
di Luigi Mazzella



Repetita iuvant
 
Sembra innegabile che l’Occidente, in parte per la propagazione dal Medio Oriente dei feroci contrasti ivi esistenti tra i tre inconciliabili monoteismi religiosi, in parte per l’analogo odio reciproco insorto tra nazifascisti e socialcomunisti, entrambi generati dalla scuola idealistica tedesca, rappresenti il vulcano in eruzione permanente del bellicismo mondiale. Motivato quest’ultimo, è bene aggiungerlo, dalle proposte ugualmente irrazionali di utopie irrealizzabili, irrealizzate o realizzate con massacri di massa. Naturalmente, un “panorama” per così dire “ideologico” di tanta atrocità richiedeva una dose di ipocrisia “buonista” di proporzioni colossali e difatti, agli occhi del mondo, i popoli anglosassoni si ponevano e continuano a porsi come quelli che corrono in soccorso degli altri (in Africa per opere di civilizzazione; in guerre avanzate per aiutare i perdenti): quelli latini, soprattutto iberici, come evangelizzatori indefessi al servizio di Dio e così via. All’idea “benefica” del soccorso bellico è ispirato il dettato dell’articolo 5 del Trattato Atlantico. Ora, però, non c’è dubbio alcuno che i Paesi dell’Occidente (in primis, Europei) aderenti alla NATO, hanno violato clamorosamente tale disposizione, diventando, contro la previsione della norma, co-belligeranti dell’Ucraina, Paese estraneo all’Alleanza e come tale non previsto tra quelli da soccorrere. Pronunciando la sostanziale condanna a morte dell’articolo i Paesi NATO hanno indotto Donald Trump a chiedersi a che fine fosse utile mantenere in vita una norma di cui non si era tenuto di recente alcun conto, tanto da indurre i Governi Occidentali a bypassare la medesima senza neppure discuterne nei Parlamenti e mantenendo nell’ignoranza più totale le popolazioni che si erano trovate, senza saperlo, in guerra ed esposte a possibili rappresaglie e a ritorsioni russe. 
Mia domanda: La sua abolizione non sarebbe, altresì, più coerente con il principio di libertà: in guerra ci va chi ha voglia di andarci e sente il bisogno di farlo e se ne astiene, invece, chi, pacifista per sentimento, ritiene anche sul piano razionale che la caduta del Patto di Varsavia abbia reso, con la scomparsa del “nemico”, anche il trattato Atlantico, relegandolo al ruolo di strumento di aggressione del tutto nocivo per la pace sul Pianeta?
Non è un caso che l’abolizione della norma sarebbe nelle intenzioni di Trump, cui pure Elon Musk aveva più opportunamente e saggiamente consigliato, l’uscita, senza indugi, da un’Alleanza del tutto “fuori luogo” per gli Stati Uniti d’America. Se poi in Europa, spuntassero (come i funghi dopo il temporale: fuor di metafora, quello russo-ucraino) uomini di governo degni di tal nome l’intenzione di Trump potrebbe essere sorretta in modo autonomo, logico, utile, razionale e fuori da ogni servilismo in un Occidente che intendesse sottrarsi, per smentire Splenger, al suo cupio dissolvi.