Nonostante
la conclamata imprevedibilità di comportamento dell’attuale inquilino della
Casa Bianca sia divenuto un argomento ormai trito, si può tutt’ora sostenere
l’esatto contrario. Prova ne sia l’ennesima dimostrazione della totale mancanza
di ogni e qualsiasi rispetto per la dignità, la morale e il significato delle
Istituzioni che l’altissimo compito al quale è stato chiamato dal suo
elettorato dovrebbe ispirargli. Le sue parole, azioni e attività di governo a
nome e per conto della più potente nazione al mondo rappresentano quanto di
meno ci si potrebbe aspettare, non dico da uno statista ma anche solo da un
semplice cittadino consapevole di cosa significhi amministrare il potere per
far procedere la propria nazione verso ambiti di miglioramento piuttosto che di
imbarbarimento. Se ce ne fosse ancora bisogno è lui stesso, di suo pugno a
fornirci la prova provata della sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo che ha
ardentissimamente voluto ed ottenuto nelle ultime elezioni. Dopo aver
pubblicato sul suo “social” Truth (guarda caso la stessa parola che in russo si
dice Pravda) le ricostruzioni della “Gaza Riviera” con tanto di statua gigante
che lo riproduce in oro e poi in carne ed ossa con aperitivo sulla spiaggia in
compagnia del suo sodale e capo del governo dello Stato di Israele; il
fotomontaggio che lo ritrae negli abiti e nella posa del nuovo Pontefice della
Chiesa Cattolica poco dopo le esequie di Papa Francesco e quante altre stupidaggini
del genere non so…, ecco che mancava un’altra dimostrazione della pochezza
morale, intellettuale e culturale del nostro (anzi del loro: e chi è che vuole
avere a che fare con questo genere di “umanità”?) col lancio sul suo “social”
appunto, di un filmato che lo ritrae sorridente di soddisfazione nella stanza
ovale mentre un manipolo di agenti ammanetta e porta via l’ex presidente Barak
Obama. Non c’è che dire, una dimostrazione più eclatante non poteva fornirci
della infamia che questa persona porta al suo Paese e al resto dell’umanità che
ancora vagamente ricorda gli ultimi duemila anni di diritto e di leggi tese ad
assicurare qualcosa di più e di meglio della legge della giungla nei rapporti
tra le persone, tra queste e le istituzioni e tra i governi dei diversi Paesi.
Dunque la logica conclusione sta nel fatto che la persona non ha proprio
alcunché di imprevedibile anzi, è di una prevedibilità sconcertante. Basta
immaginare il peggio del peggio, poi aggiungere una ulteriore spruzzatina di
cattivo gusto, tracotanza, mancanza di rispetto per la dignità e per i ruoli
istituzionali, ignoranza dei più elementari principi della convivenza civile
nel rispetto delle leggi e delle più elementari norme di comportamento… ed ecco
che possiamo prevedere tutte le prossime mosse da qui a quando, chi ancora fa
finta di trovarsi di fronte a “business as usual”, se ne renderà finalmente
conto.