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mercoledì 23 luglio 2025

COME VOLEVASI DIMOSTRARE   
di Romano Rinaldi


 
Nonostante la conclamata imprevedibilità di comportamento dell’attuale inquilino della Casa Bianca sia divenuto un argomento ormai trito, si può tutt’ora sostenere l’esatto contrario. Prova ne sia l’ennesima dimostrazione della totale mancanza di ogni e qualsiasi rispetto per la dignità, la morale e il significato delle Istituzioni che l’altissimo compito al quale è stato chiamato dal suo elettorato dovrebbe ispirargli. Le sue parole, azioni e attività di governo a nome e per conto della più potente nazione al mondo rappresentano quanto di meno ci si potrebbe aspettare, non dico da uno statista ma anche solo da un semplice cittadino consapevole di cosa significhi amministrare il potere per far procedere la propria nazione verso ambiti di miglioramento piuttosto che di imbarbarimento. Se ce ne fosse ancora bisogno è lui stesso, di suo pugno a fornirci la prova provata della sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo che ha ardentissimamente voluto ed ottenuto nelle ultime elezioni. Dopo aver pubblicato sul suo “social” Truth (guarda caso la stessa parola che in russo si dice Pravda) le ricostruzioni della “Gaza Riviera” con tanto di statua gigante che lo riproduce in oro e poi in carne ed ossa con aperitivo sulla spiaggia in compagnia del suo sodale e capo del governo dello Stato di Israele; il fotomontaggio che lo ritrae negli abiti e nella posa del nuovo Pontefice della Chiesa Cattolica poco dopo le esequie di Papa Francesco e quante altre stupidaggini del genere non so…, ecco che mancava un’altra dimostrazione della pochezza morale, intellettuale e culturale del nostro (anzi del loro: e chi è che vuole avere a che fare con questo genere di “umanità”?) col lancio sul suo “social” appunto, di un filmato che lo ritrae sorridente di soddisfazione nella stanza ovale mentre un manipolo di agenti ammanetta e porta via l’ex presidente Barak Obama. Non c’è che dire, una dimostrazione più eclatante non poteva fornirci della infamia che questa persona porta al suo Paese e al resto dell’umanità che ancora vagamente ricorda gli ultimi duemila anni di diritto e di leggi tese ad assicurare qualcosa di più e di meglio della legge della giungla nei rapporti tra le persone, tra queste e le istituzioni e tra i governi dei diversi Paesi. Dunque la logica conclusione sta nel fatto che la persona non ha proprio alcunché di imprevedibile anzi, è di una prevedibilità sconcertante. Basta immaginare il peggio del peggio, poi aggiungere una ulteriore spruzzatina di cattivo gusto, tracotanza, mancanza di rispetto per la dignità e per i ruoli istituzionali, ignoranza dei più elementari principi della convivenza civile nel rispetto delle leggi e delle più elementari norme di comportamento… ed ecco che possiamo prevedere tutte le prossime mosse da qui a quando, chi ancora fa finta di trovarsi di fronte a “business as usual”, se ne renderà finalmente conto.