Sì, a Gaza l’esercito israeliano ha
ucciso almeno 60 mila palestinesi, in maggioranza donne e bambini, e sì, Lancet valuta
che le vittime siano il 40% in più e circolano stime ben peggiori, e sì,
l’intera popolazione della Striscia – 90% – vive di stenti in tenda perché
obbligata a lasciare la casa e le città sono state bombardate, tutte, come del
resto gli ospedali, tutti e 36, impedendo ai paramedici di evacuare i nati
prematuri, morti soffocati nelle incubatrici rimaste senza corrente, e
sì, Israele fa saltare in aria le ambulanze per impedire di soccorrere i
feriti pure quando ferita è una bambina di cinque anni, e sì, prima
l’esercito spara all’ambulanza che tenta di soccorrerla, poi alla piccola, e
bombarda le chiese cattoliche, le panetterie, le scuole dell’Onu, bombarda le
tendopoli dove ha costretto i palestinesi a rifugiarsi per scampare ai
bombardamenti, e sì, l’80% degli edifici sono stati rasi al suolo o
danneggiati, i bulldozer hanno divelto i campi coltivati, le cisterne d’acqua,
i silos del grano perché i ministri israeliani si raccomandano che gli abitanti
di Gaza “non abbiano un posto dove fare ritorno” e sostengono che “far morire
di fame 2 milioni di palestinesi sarebbe giustificato e morale” e infatti i
palestinesi muoiono di fame o muoiono in fila per il pane, a decine ogni
giorno, compresi bambini, neonati in braccio alle mamme in attesa del latte in
polvere:
tutti uccisi dai colpi sparati sulla folla disarmata dall’esercito e
dai contractors della “Gaza Humanitarian Foundation” che Israele ha costituito
con gli Stati Uniti per sostituirsi all’Onu nella distribuzione del cibo, e
sì, denuncia Unicef, Emergency, Oxfam, Medici Senza Frontiere, decine di
bambini sono già morti per malnutrizione acuta e centinaia di camion di aiuti
restano bloccati al confine mentre passano quelli carichi di farina con dentro
i narcotici e se un ragazzino affamato entra in mare per pescare o rinfrescarsi
viene ucciso dai cecchini, e sì, Israele impedisce l’ingresso della
stampa internazionale per evitare che i giornalisti vedano e filmino quello che
vedono e filmano i giornalisti palestinesi, unici testimoni e per questo
ammazzati in numero superiore a quello di tutti i conflitti del
Novecento,
e sì, ormai pure gli storici israeliani come Amos
Goldberg, professore di Storia dell’Olocausto dell’Università ebraica di
Gerusalemme, lo definiscono “un genocidio” come ritiene plausibile l’Alta Corte
di Giustizia dell’Onu, e sì, sul premier israeliano Netanyahu e
l’ex ministro Gallant pendono mandati di cattura per crimini di guerra e contro
l’umanità della Corte Penale Internazionale, e sì, Israele bombarda
quattro Stati sovrani e fa strage di civili anche lì, continua a espandere gli
insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati in violazione del
diritto internazionale e fa strage di civili anche lì, in Cisgiordania, dove
non ci sono gli ostaggi israeliani, non c’è Hamas ma oltre mille palestinesi
sono morti ammazzati dal 7 Ottobre per mano dei soldati o dei coloni armati dal
governo, e sì: il ministro Gallant in persona ha presentato una
milizia armata di coloni illegali che danno fuoco alle case e se i palestinesi
si oppongono vengono uccisi o rapiti, oltre duemila, anche donne e bambini
sbattuti senza processo in carceri dove, denuncia Amnesty, si pratica
sistematicamente la tortura con i testimoni – israeliani – che raccontano di
oggetti infilati a forza nell’ano dei prigionieri fino a lacerare gli organi
interni, e sì, 14 ministri scrivono a Netanyahu esortandolo ad
annettere tutta la Cisgiordania, gli stessi che definiscono i palestinesi “non
umani ma bestie” e “tutti colpevoli, anche i bambini” e suggeriscono di
separare le donne dagli uomini per poi uccidere gli uomini,
e sì,
Stati Uniti, Ue, governo italiano sono complici, Mattarella è silente, sono lì
a comminare 18 pacchetti di sanzioni alla Russia e zero a Israele, armare
l’Ucraina perché è invasa e Israele perché invade, e sì, è un
doppio standard insostenibile e il trauma infantile a Gaza non ha pari al
mondo: 40 mila bambini hanno perso i genitori, sono mutilati, denutriti,
soffrono d’ansia, malnutrizione, regressione, mutismo, si pisciano addosso e
gli psicologi hanno coniato un nome per questa condizione finora sconosciuta:
“sindrome palestinese”.
Sì,
è tutto documentato, ora però passiamo alle notizie. Passiamo alla pagina
sportiva, passiamo al look degli invitati alle nozze di Bezos, passiamo al
meteorite battuto all’asta da Sotheby, passiamo al Dna di uno che preleva i
campioni di Dna trovato su un campione di Dna, passiamo alla giornata mondiale
del gatto, del topo, della lasagna; alla giornata mondiale delle giornate
mondiali istituita per celebrare i giornalisti che parlano delle giornate
mondiali invece che del genocidio. Passiamo al caldo, al freddo, al fresco,
alla dieta proteica, al traffico intenso, alla Nasa che ha scoperto un pianeta.
Un Pianeta! Nell’Universo!! Pensavate ci fossero solo i nove del sistema
solare? Otto, da quando Plutone è stato declassato a pianeta nano. Passiamo al
ricorso dei legali di Plutone. Sentiamo l’esperto, il criminologo,
l’armocromista, l’oroscopista, il bambino prodigio, il cane eroe, sentiamo uno
di Italia Viva, sentiamo uno di Forza Italia che prima stava nel Pd, sentiamo
uno del Pd che prima stava in Forza Italia e per questa edizione è tutto.