Quando si
parla di sintesi ci vengono in mente i versi di Ungaretti della lirica
“Mattina”: mi illumino di immenso, dove il poeta racchiude in soli due versi,
mediante una sinestesia, un’esperienza visiva di luce (illumino) e un’esperienza
spaziale (di immenso). In questa poesia Ungaretti riduce al minimo le parole
aprendo spazi siderali all’immaginazione e alla percezione del lettore. Al di
là della reazione della critica che, come c’era da aspettarsi, si divise fra favorevoli e contrari, quello di
Ungaretti non fu solo una scelta poetica, ma un atto di coraggio, così come un
atto di coraggio mi sembra la scelta di Franco Manzoni di condensare la critica
di una silloge poetica nella dimensione di un francobollo, perché un’operazione del genere non è né semplice né
scontata. Anzi, è forse più semplice scrivere un romanzo di 200 pagine che
recensire un libro di poesia o narrativa in poche righe e coglierne l’essenza
perché è come cercare di far passare un cammello dalla cruna di un ago. Eppure
Franco Manzoni, poeta, critico letterario, traduttore dal greco e dal latino,
giornalista del Corriere della Sera da quasi quarant’anni, cultore e difensore
della lingua milanese, c’è riuscito. Un’impresa non semplice, che va avanti da
diverse anni, dove attraverso la rubrica Soglie sul domenicale del Corriere
della Sera ha recensito tantissimi libri di cui difficilmente avremmo sentito
parlare. Io ho avuto la fortuna di
leggere quasi in anteprima le sue recensioni grazie alla stima che ci lega,
perché ancor prima che comparissero sul Corriere avevo il piacere di leggerle
come allegato mail o come whats app.
Franco Manzoni
Il
bisogno aguzza l’ingegno, si dice ed è vero, perché Franco nel suo desiderio di
dare spazio a quanti più autori possibili ha sempre più ridotto all’osso la
scrittura alleggerendola da orpelli inutili, premesse e ridondanze
linguistiche. Il lavoro di Franco, che va avanti da anni è stato di recente
raccolto e pubblicato per i Quaderni del Bardo edizioni di Stefano Donno, con
il titolo di Soglie appunto. Il libro racchiude 467 recensioni, alcune di
poeti noti sia a livello nazionale che internazionale, altre di autori meno
noti, oltre ai nomi di ben 100 case editrici che i loro versi hanno pubblicato.
Questo libro, prezioso per chi ama la poesia, oltre a essere uno scrigno e una
sorta di atlante poetico sulla contemporaneità, rappresenta anche una scelta
culturale quasi sovversiva in un momento di appiattimento e conformismo
culturale dove i pseudo gladiatori delle innovazioni e delle mode, che trovano
grande spazio nei media, sembrano condannare la letteratura alla marginalità e all’irrilevanza
con le loro pochezze. L’importanza del libro è anche testimoniata dalla
prefazione di Roberto Pazzi e la postfazione di Antonio Carlo Ponti. In
copertina ci colpisce l’opera visiva “NYC” di Carlo Bertè, opera che rende bene
la tensione tra la concretezza e il rigore urbano e l’aspetto lirico e
fantastico delle poesie. Un libro da leggere e conservare nella biblioteca fra
le cose più care perché esso rappresenta un viaggio fantastico e pieno di
sorprese fra la poesia contemporanea.
Franco Manzoni Soglie. Recensioni formato
francobollo I Quaderni del Bardo Edizioni -
2025 Pagine 276 - euro15