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sabato 9 agosto 2025

QUID VETAT RIDENTEM DICERE VERUM?  
di Luigi Mazzella
 


Max Hamlet
Il guerriero 

Orazio sostiene che, scherzando, si può anche dire la verità. E certamente sarebbe preso per un burlone impenitente chi, oggi, sostenesse che solo Vladimir Putin e Donald Trump possono salvare l’Occidente da quella fine tragica voluta, per evidente cupio dissolvi, dai capi di Stato Europei, cosiddetti “volenterosi”. Eppure, nella parte di mondo dove hanno trovato accoglimento e condivisione le narrazioni melanconiche sulla morte-inizio di vera vita  di loquaci carovanieri dei deserti mesopotamici e dove la propensione teutonica per la violenza aggressiva si è potuta esprimere (addirittura filosoficamente) nell’idealismo fascista e comunista di Hegel (ma già presente in nuce nell’autoritarismo del supponente Platone) un’opinione (certamente largamente minoritaria) considera, sotto un diverso angolo visuale,  una vera fortuna per l’Occidente  la ricorrenza di quei “corsi e ricorsi” storici teorizzati da G.B. Vico.
In particolare, c’è chi ritiene che se il mondo Occidentale non chiuderà i suoi giorni sommerso da una gigantesca nube atomica e annientato quasi totalmente dagli effetti letali di una miriade di funghi prodotti da ordigni nucleari (fatti esplodere a causa dell’insipienza con effetti suicidi di capi di Stato e di Governo, senili e non, della, comunque, decrepita Europa) il pensiero dovrà necessariamente correre al geniale filosofo napoletano.
In altre parole, se il linguaggio trucido e poco istituzionale di molti gentiluomini amanti dei vestiti scuri a doppio petto non scatenerà la terza guerra mondiale nucleare lo si dovrà ai soli due leader politici, che memori di avere in testa un cervello raziocinante, non hanno ancora del tutto infangato, con i loro interventi, la categoria: Vladimir Putin e Donald Trump. 


Alberto Casiraghi
Pesci

Come già avvenne ai tempi di JF Kennedy e di Nikita Kruscev (a ruoli invertiti: l’imprevedibile a quei tempi era il Presidente russo con le sue fantasiose improvvisazioni) solo 
a) la ferma impassibilità e coriacea imperturbabilità di Putin, pur paragonato con sconcertante grossolanità a Hitler (e costretto a ricordare a dimentichi Statisti il numero dei caduti del suo Paese nella seconda guerra mondiale proprio per battere il nazismo);
b) le stravaganze (comunque spinte sempre e solo fino ad un certo punto) di Trump a salvare l’Occidente dagli effetti deleteri e irreparabili dalle guasconate di Macron, Starmer, Crosetto & co.
Conclusione: Tristi Tropici? No! Triste destino quello degli Occidentali di vedere che la loro salvezza o sopravvivenza debba dipendere da Capi di Stato che si tolgono le scarpe per batterle sui banchi dell’Aula ONU o scoprono solo in età matura il gioco del pallottoliere per divertirsi con il saliscendi dei dazi doganali.