LA SEMINA
di
Sergio Azzolari
Credo
che molti “pensanti” siano presi da questo dubbio: ma per chi scrivo per
chi parlo? Oppure: chi mi leggerà chi mi ascolterà? Difficilmente
intaccherò il pensiero di quelli che non condivideranno le idee espresse per
non dire che le detesteranno e le metteranno alla gogna etichettandole nei modi
consoni alle loro convinzioni.
Voci
sparse che gridano nel deserto, inascoltati dalla cosiddetta maggioranza
silenziosa, che ultimamente tanto silenziosa non lo è più, anzi protervia e
dilagante. Eppure si spera sempre nella possibilità che certe idee e i valori
che le sottendono, possano essere dei semi che germogliando, seppur lentamente,
anzi molto lentamente, come la storia ci suggerisce, alla lunga sradichino e
soppiantino quello che al momento è infestante gramigna.