Eduardo
De Filippo in una sua commedia sosteneva che una sorta di richiamo (che lui
immaginava simile a quelli della foresta) consentirebbe ai “milioni” di monete
di accumularsi (Milioni, dove state, venite qua, stiamo insieme!). Credo
che lo stesso avvenga per le stupidità dell’Occidente di oggi: le stoltaggini
(iniziate non a caso con Stoltenberg) tendono irresistibilmente a sommarsi. Vediamo lo svolgersi dei fatti. Il debilitato Joe Biden (anche
mentalmente, secondo i Democratici statunitensi che non l’hanno ripresentato
alle elezioni presidenziali) convince gli ignoranti vertici e gli sprovveduti
Capi degli Stati membri Europei, gli uni e gli altri della
NATO, a violare l’articolo 5 del Patto Atlantico e a dichiarare
sostanzialmente guerra alla Russia, intervenendo di fatto, pur senza solenni
dichiarazioni, nel conflitto con l’invio di armi e sostegni vari
all’Ucraina, Paese non incluso né nell’Alleanza (e per di più neppure nell’Unione
Europea). La cobelligeranza, secondo regole mai contestate, legittimerebbe
la Russia a promuovere ritorsioni e rappresaglie, ma Putin da statista accorto
e avveduto non ne fa uso contro gli imprudenti Europei. Al richiamo (della
foresta) dell’irresponsabile “stupidità” di partenza, di scemenze se ne
sopraggiungono altre:
a)
La NATO comincia a litigare al suo interno: c’è chi intende la co belligeranza
in senso pieno e coerentemente con tale premessa vuole mandare al fronte uomini
e armi (nascono così i “volenterosi” della guerra senza se e senza ma) e c’è
chi, con il rischio di guadagnarsi (come nel caso italiano) l’epiteto di
“vigliacchi” dice: - armi e sostegni sì! figli di mamma al
fronte, no!c’è, infine chi (come nel caso ungherese) di guerra
non vuole neanche sentire parlare e si regola in conseguenza. b)
Come di consueto, dietro ogni posizione si schiera una propaganda diversa:
inglesi, tedeschi e francesi temono il cosiddetto “orso russo” da sempre e
prevedono, secondo la versione dei fatti data da Zelensky e dagli Americani del
partito di Biden e di Obama, un’invasione progressiva da parte sua
dell’intera Europa (fingendo di dimenticare le ombre che celano la vera fine
degli Zar, il guasconismo Napoleonico e la folle impresa di Hitler e di Mussolini).
Gli Italiani non pensano alcunché, in generale, e chi li governa, in
particolare, non può (“per la contraddizion che nol consente”) vedere una
rinascita del nazi-fascismo nel cuore d’Europa, nell’Ucraina, cioè, del
collaborazionismo filo hitleriano (e quindi filo-mussoliniano) degli anni
Quaranta e degli odierni battaglioni Azov. Orban, per gli Ungheresi, di
guerra non vuol sentire parlare: punto e basta.
Conclusione: Tra
le varie stupidità in rincorsa “la palma d’oro” della massima stoltaggine
spetta all’Italia, specialmente dopo che i veri o falsi droni in Polonia hanno
determinato lo schieramento di 40.000 uomini armati sul confine con
Bielorussia e Russia e l’invio di tre velivoli speciali in Polonia da
parte di Macron. Il partito dei volenterosi avanza sulle ali della
cobelligeranza dichiarata improvvidamente. Domanda
finale: Che farà il Paese che ha al governo, in un abbraccio
innaturale e solo interessato al mantenimento del potere, l’antifascista
dichiarato Salvini, la neo fascista (“salameccante” in più direzioni) Meloni
(con il “burtoniano” Crosetto) e i pesci in barile che hanno vistosamente
tradito il messaggio sull’Ucraina del fondatore di Forza Italia?