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lunedì 15 settembre 2025

L’ULTIMA GENERAZIONE


Il Liceo Classico Galileo
 
Lunedì 15 settembre primo giorno di scuola a Firenze: davanti al Liceo classico Galileo un nuovo appuntamento di ‘dialogo in strada’ con l’associazione di volontariato Idra.
 
Frequentavano la terza elementare quando scattò il lockdown, a marzo 2020, i ragazzi che lunedì 15 settembre incontreranno la scuola media superiore.
Erano a metà percorso delle medie quelli che a giugno saranno chiamati all’esame di maturità.
In mezzo a tutti gli altri
Una generazione massacrata dal terrorismo mediatico, dalla disarticolazione delle relazioni e degli affetti, dalla tortura della didattica a distanza, da una scuola trasformata in caserma, dal ricatto del green pass e delle condizioni capestro di contorno. Delle conseguenze nefaste sulla vita e i diritti dei nostri cuccioli hanno dato conto da subito imponenti conferme statistiche, mediche, pedagogiche, giudiziarie. A compimento dell’opera, caduto l’alibi dell’emergenza sanitaria, incassati dalle multinazionali farmaceutiche i profitti attesi e consolidato l’imprigionamento digitale delle coscienze, governi, apparati industrial-militari e mass media hanno provveduto ad aggiornare il gigantesco esperimento di ingegneria sociale avviato agli inizi del decennio con una nuova batteria di emergenze mediaticamente costruite, funzionali alla concentrazione dei poteri, all’elusione dei controlli e all’aggiramento dello stato di diritto, interno e internazionale.
Ad attendere nelle scuole gli oltre sette milioni di bambini e ragazzi che in questi giorni riprendono contatto con le strutture educative nel nostro Paese, l’emergenza che meglio chiude il cerchio della distruzione delle relazioni fra le persone, nella misura in cui tende all’annientamento delle persone stesse: la nuova impetuosa cultura della guerra e del riarmo, e il corrispettivo degrado dello stato sociale, della qualità della vita, dei diritti delle comunità. Un’atmosfera che si respira da un pezzo nella quotidianità della vita civile grazie anche ai buoni uffici della cosiddetta informazione, oramai quasi universalmente impegnata nel ruolo di megafono copia-incolla delle veline dei differenti Palazzi, e nella censura e manipolazione attiva e creativa dei dati, delle fonti, dei fatti.
Riuscirà la Scuola ad adempiere - accerchiata com’è da questo universo di spinte distruttive - al proprio ruolo etico e storico di promotrice di una formazione libera e critica delle coscienze? Saranno i nostri educatori, maestri, professori, custodi, amministrativi e dirigenti in grado di praticare la disobbedienza e il cambiamento tutte le volte che l’obbedienza non si presenterà più con le vesti della virtù?



Anche in questo confida l’associazione di volontariato Idra presentandosi lunedì mattina fra le 11 e le 13 alle porte del liceo classico ‘Galileo’ di Firenze, in via de’ Martelli 9, per il secondo appuntamento di dialogo in strada.
Parteciperà un ex studente di quel liceo, con un cartello-civetta che recita: “Lasceremo la Terra Santa in mano alla brutalità? Ci armeremo e moriremo in Ucraina per la Nato?”. E consegnerà un volantino che - a partire dal caso emblematico del violento conflitto in corso in Europa orientale, e delle sue conseguenze sull’esistenza e le prospettive anche di tutti noi - invita studenti, insegnanti e personale a porsi alcune domande cruciali, a discuterne assieme e a scegliere con cognizione di causa fra le alternative terribili su cui siamo chiamati a esprimerci per l’immediato futuro.