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martedì 16 settembre 2025

POETI
di Refaat Alareer

 
Refaat Alareer
 
Se dovessi morire
 
Se dovessi morire,
tu devi vivere
per raccontare la mia storia
per vendere le mie cose
per comprare un pezzo di stoffa
e qualche filo,
per farne un aquilone
(fallo bianco con una coda lunga)
cosicché un bambino,
da qualche parte a Gaza
guardando il cielo negli occhi
in attesa di suo padre che
se ne andò in una fiamma -
- senza dare l’addio a nessuno
nemmeno alla sua carne
nemmeno a sé stesso -
veda il mio aquilone,
l’aquilone che tu mi hai fatto
volare lassù in alto
e pensi per un momento
che un angelo sia lì
a riportare amore.
Se dovessi morire,
fa che porti speranza,
fa che sia una storia.
 
[Tradotta dall’inglese all’italiano da Maurizio Montipò Spagnoli]
 
Notizia biografica
Scrittore, poeta, professore e attivista palestinese della Striscia di Gaza, specializzato in lingua e letteratura inglese, Refaat Alareer (1979-2023) fu professore di Letteratura e Scrittura Creativa presso l’Università Islamica di Gaza. Fu uno dei fondatori dell’associazione Non Siamo Numeri ( We are not numbers), che riunisce autori sperimentati e giovani scrittrici e scrittori della Striscia di Gaza. Le sue opere comprendono due importanti antologie in cui si promuove la voce e la narrazione letteraria di una nuova generazione di scrittrici e scrittori palestinesi che scrivono in inglese (la lingua degli oppressori e dei loro complici ed alleati), alla cui formazione Refaat dedicò tutta la sua vita:  Gaza risponde al fuoco colla scrittura (Gaza writes back, 2014), e Rompere il silenzio delle voci di Gaza (Gaza unsilenced, 2015)Refaat fu assassinato dai bombardamenti israeliani assieme a sei membri della sua famiglia, il 6 dicembre del 2023, durante il genocidio di Gaza.