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domenica 21 settembre 2025

POETI
Mahmūd Darwīsh


 
Vincitore dell’importante premio Etisalat nel 2018, nell’ambito della letteratura araba per l’infanzia, nella categoria “best illustrations”, Mahmūd Darwīsh, il cantore della causa palestinese, contemporaneo della poetessa Fadwa Tūqan, da lui stesso definita madre nazionale della poesia palestinese, ci consegna, con la sua opera “Pensa agli altri” (فكر بغيرك), un testo poetico di intensa musicalità, incorporata nelle parole arabe stesse, attinte dalla sfera quotidiana e naturale, in un gioco ritmico armonico di allitterazioni, anafore e costrutti paratattici ossimorici, di grande semplicità, genuinità e universalità, ma di complessa equivalenza traduttiva dal punto di vista della melodia caratteristica intrinseca della lingua araba: si pensi alle parole allitteranti con cui si chiude ogni distico: الحمام (la colomba); السلام (la pace);  الغمام (la nuvola); الخيام (la tenda); للمنام (il sogno); الكلام (la parola); الظلام ( il buio). Nel suo monito ed invito a “pensare agli altri”, martoriati dalle guerre, Mahmūd Darwīsh, non solo ci ricorda lo stile altrettanto semplice del Promemoria di Gianni Rodari, ma ribadisce l’importanza della parola poetica araba, così come leggiamo nel testo poetico del 2002 “Stato d’assedio” (حالة الحصار), composto a Ramallah durante una delle tante illegali occupazioni dell’esercito israeliano: “questo assedio si prolungherà fino a quando non avremo insegnato ai nostri nemici passi della nostra antica poesia”: un assedio sì fisico ma soprattutto mentale, di cui sono intrappolati persino gli stessi responsabili delle guerre, sino al completo oblio del significato universale di essere un bambino. [Anna Rutigliano]



Pensa agli altri
“Quando prepari la tua colazione pensa agli altri,
non dimenticare il cibo per le colombe,
E allo stesso modo, quando combatti la tua guerra,
pensa agli altri,
non dimenticarti di chi è in cerca di pace,
e quando paghi la tua bolletta dell’acqua, pensa agli altri,
allattati dalle nuvole.
E quando torni a casa, a casa tua, pensa agli altri,
non dimenticarti delle persone nelle tende.
E quando dormi e conti le stelle, pensa agli altri,
a chi non ha spazio per sognare,
e quando ti liberi in metafore, pensa agli altri,
a chi non ha diritto di parola,
e quando pensi agli altri, lontani da te, pensa a te stesso:
di’ a te stesso: se solo fossi una candela nel buio.
[Trad. Anna Rutigliano]