L’aggressione
israeliana contro la Striscia di Gaza continua senza sosta, nonostante la
tregua firmata sotto la supervisione del presidente degli Stati Uniti, Donald
Trump, e con la partecipazione di Egitto, Qatar e Turchia. L’accordo
prevedeva un cessate il fuoco immediato e un protocollo umanitario per la
protezione dei civili e l’accesso agli aiuti. Fin
dall’inizio la tregua è apparsa fragile: il primo ministro israeliano Benjamin
Netanyahu non ha mostrato alcuna intenzione reale di rispettarla, cercando
invece di sabotarla fin dal primo momento. Ieri è stato
commesso un massacro terribile nel campo profughi di Nuseirat, pesantemente
bombardato nonostante fosse popolato da civili sfollati provenienti da Gaza e
dal nord del settore. Il
bombardamento ha causato oltre cento morti, di cui quaranta bambini, segnando
di fatto la fine della tregua. Consideriamo
responsabili della sua applicazione e del monitoraggio del cessate il fuoco
tutti i Paesi garanti, inclusa l’Italia, rappresentata dalla presidente del
Consiglio Giorgia Meloni, insieme a Egitto, Qatar e Turchia. Dopo due anni
di genocidio che hanno provocato la perdita di oltre il 12% della popolazione
di Gaza tra morti, feriti e dispersi, la comunità internazionale deve agire con
urgenza. Chiediamo
alle Nazioni Unite di adottare misure concrete per fermare l’arroganza
israeliana, perseguire i responsabili dei crimini di guerra e garantire
condizioni di vita dignitose ai civili che soffrono sotto assedio, fame e
morte. Invitiamo la
comunità internazionale ad aprire immediatamente i valichi ai convogli
umanitari e alle delegazioni, soprattutto dopo che la resistenza palestinese ha
consegnato i prigionieri israeliani vivi e i corpi dei morti, in un gesto
umanitario di buona volontà. Il rischio di
una nuova escalation militare è ormai imminente. Infine,
chiediamo a tutte le organizzazioni civili, i sindacati e i movimenti
studenteschi di continuare la mobilitazione popolare e diplomatica per porre
fine al genocidio in Palestina, in particolare nella Striscia di Gaza, in
difesa della giustizia, della dignità e del diritto alla vita e alla libertà di
ogni popolo. Associazione
dei Palestinesi in Italia (API)