Frana la partecipazione al voto. 20giugno 1976, elezioni politiche:Circoscrizione
Firenze-Pistoia, aventi diritto 1.110.575 voti validi espressi 1.051.172. (94,65%)
Circoscrizione Pisa - Livorno - Lucca - Massa Carrara aventi diritto 974.112
voti validi espressi 949.602 (97,48%). Circoscrizione Siena - Arezzo - Grosseto
aventi diritto 614.443 voti validi 587.072 (95,54%). Totale Toscana per la
Camera dei Deputati: aventi diritto 2.699.130 Voti validi espressi: 2.587.846
(95,87%). 16aprile 2000, elezioni regionali con l’elezione diretta del
Presidente: aventi diritto 3.033.668 eletto Martini
(centro-sinistra) 1.029.142 (33,92% sul totale degli aventi diritto), candidato
del centrodestra Matteoli 836.001 (27,55% sul totale degli aventi diritto. La
somma delle percentuali di centrodestra e centrosinistra sul totale degli
aventi diritto fu del 61,47%. 20 settembre 2020elezioni regionali: aventi diritto 2.987.881
eletto presidente Giani centro sinistra 864.310 voti (28,92% sul totale degli
aventi diritto), Ceccardi centrodestra 719.266 voti (24,07% sul totale degli
aventi diritto), Galletti M5S 113.796 voti (4,26% sul totale degli avanti
diritto. In totale i primi 3 candidati raccolgono il 57,25% del totale degli
aventi diritto.
Elezioni politiche 2022. In
Toscana sono iscritti nelle liste 2.811.953 elettrici ed elettori: i voti
validi alle fine furono 1.877.492 pari al 66,76%. Elezioni regionali
2025:totale dei voti validi 1.359.159 per i 3 candidati
presidenti, e 1.269.967 per le liste (rispettivamente 45,19% sul totale degli
aventi diritto per i presidenti; 42,23% sul totale degli aventi diritto per le
liste. Elezioni regionali 2025(manca il dato di una sezione di Sovicille in provincia di
Siena): Il candidato del centro-sinistra
Giani è stato riconfermato con 752.241 voti su 3.007.061 elettrici ed elettori
aventi diritto quindi con una percentuale effettiva del 25,01%: un calo di
112.069 suffragi pari al 3,91% sul totale degli aventi diritto. Rispetto alla
candidatura del centro-sinistra è necessario ricordare che nel 2025 ha ricevuto
anche l’appoggio del M5S che nel 2020 aveva presentato una propria candidatura
con 113.796 (4,26% sul totale degli aventi diritto) e di Sinistra Italiana -
confluita in AVS - che nel 2020 aveva presentato la candidatura Fattori con
39.684 voti (1,33% sul totale degli aventi diritto). La candidatura del centro-destra
Tommasi ha avuto 570.612 voti, 148. 654 voti in meno rispetto alla candidatura
Ceccardi nel 2020(719.266 voti). Dal punto di vista della percentuale sul
totale degli avanti diritto la candidatura del centro-destra passa dal 24,07%
del 2020 al 18,97 del 2025 con un calo del 5,10%. Da considerare ancora la differenza
tra i voti avuti dalla candidatura alla presidenza e i voti ottenuti
complessivamente dalle liste di sostegno: Giani ha avuto 752.241 voti, le liste
693.879 (una differenza di 58.363 unità) Tommasi ha avuto 570.612 voti le liste
518.856 (51.756 voti di differenza). Dati che confermano il peso della
personalizzazione in particolare quando si tratta di eleggere direttamente una
carica monocratica. Dal punto di vista dell’andamento
bipolare le due candidature principali hanno assommato 1.322.853 voti pari al
43,99% dell’intero corpo elettorale, con una perdita del 13,26% rispetto al
2020 (dove andava considerato anche il candidato del M5S presentatosi in forma
autonoma, mentre nel 2025 il Movimento è confluito nel centro sinistra).
Andamento delle forze
politiche tra 2020, 2022, 2025 Partito Democratico:
Regionali 2020 563.116 voti politiche 2022 479.932 Regionali 2025 437.160 (tra
il 2020 e il 2025 persi 125.956 suffragi) Italia Viva (Casa Riformista
2025): Regionali 2020 (con +Europa) 72.649 voti; Politiche 2022
(con Azione) 174.942 voti; Regionali 2025 (in abbinamento con la lista del
Presidente) 112.533. In vantaggio di 39.884 voti sulle regionali 2020, in calo
di 62,409 voti rispetto alle politiche 2022. Movimento 5 Stelle:
Regionali 2020 113.836 Politiche 2022 212.068 (in entrambi i casi presentazione
autonoma) Regionali 2025 55.140. Una perdita di 58.696 voti rispetto alle
Regionali 2020 e di 156.928 voti rispetto alle Politiche 2022. Appare evidente
come l’elettorato 5 Stelle attratto dall’antipolitica e dal “né di destra, né
di sinistra” rifugge dall’idea di un Fronte Popolare con il PD e una posizione
di “populismo più o meno di sinistra”. Quanto ad AVS il
paragone corretto può essere compiuto soltanto con il risultato delle politiche
2022 con 89.267 voti praticamente eguagliato nelle regionali 2025 con 89.046,
221 voti in meno. Fratelli d’Italia:
Regionali 2020 219.165 voti, Politiche 2022 486.055 voti Regionali 2025
340.136: tra le regionali 2020 e le politiche 2022 una crescita di 266.890
voti. Tra le politiche 2022 e le Regionali 2025 un calo di 145.919 voti. Forza Italia: Regionali
2020 (con UDC) 69.456 voti Politiche 2022 107.795 voti Regionali 2025 78.386
voti. In aumento tra le Regionali 2020 e le Politiche 2022 di 38.339 unità e in
calo tra le Politiche 2022 e le Regionali 2025 di 29.409 suffragi Lega:Regionali
2020 353.514 voti Politiche 2022 120.356 voti Regionali 2025 55.666 voti con un
calo tra il 2020 e il 2025 di 297.848 voti Noi Moderati:comparazione
possibile soltanto con le politiche 2022: in allora 9,201 voti Regionali 2025
14.564 incremento di 5.363 voti Lista del Presidente:Regionali
2020 una lista civica in appoggio alla candidatura Ceccardi ottenne 16.923 voti
Regionali 2025 la lista a sostegno della candidatura Tommasi ne ha avuti 30.104
con un incremento di 13.181 suffragi
In queste condizioni è difficile
poter considerare in calo di partecipazione così ampio come frutto di un
meccanismo di “indifferenza-assenso” così come si giustificava un tempo la
scarsa presenza nelle urne all’occasione delle elezioni USA, quando sembrava
naturale che il presidente americano fosse eletto all’incirca dal 25% della
popolazione e dalle nostre parti si giudicava il calo nelle urne come un “fisiologico
allineamento alle democrazie mature”. La complessità e l’insoddisfazione
sociale si sono tradotte, in Italia, per un certo periodo (2013-2022) in una
fortissima volatilità elettorale contrassegnata anche da una massiccia presenza
di “antipolitica”: adesso questa “indifferenza-ostilità” si dirige
costantemente al di fuori dall’arena politica rendendo il sistema permeabile a
scossoni che potrebbero far traballare l’impianto democratico costituzionale:
situazione della quale si colgono già i segni pur sottovalutati in un quadro
dove le forze politiche si limitano a giudicare l’esito elettorale soltanto in
chiave di “vittoria” e “sconfitta”, nella logica dell’esaurimento dell’agire
politico all’interno del concetto di governabilità. Oggi tra l’altro scriviamo della
Toscana antica “isola rossa” forse ancora più salda di quella rappresentata
dall’Emilia-Romagna, una testimonianza di socialità e di idealità tramandata
nel tempo con grandi sedi di aggregazione come le Case del Popolo. Un piccolo ma significativo
segnale in controtendenza che potrebbe anche indicare un legame tra il voto e
la mobilitazione in atto sul tema della Palestina viene dall’estrema sinistra
con il risultato ottenuto dalla candidata di “Toscana Rossa” Antonella Bundu.
Nell’occasione delle elezioni regionali 2020 si presentarono due candidature
separate espressione del Partito Comunista e di Rifondazione Comunista
raccogliendo complessivamente 33.085 voti (1,76% sul totale degli aventi
diritto). Nelle successive elezioni politiche Unione Popolare aveva ottenuto
37.641 voti (1,33% sul totale degli aventi diritto). Nelle regionali 2025 la
candidatura Bundu ha ottenuto 72.208 voti (2,40% sul totale degli aventi
diritto). La differenza con i voti ottenuti dalla lista che sono stati 57.146 è
stata di ben 15.062 voti tanto da far pensare ad un possibile movimento sul
terreno del voto disgiunto a favore della candidata.