Com’era
prevedibile, la pubblicazione di questa lettera,di cui riportiamo il link per comodità di quanti
non avessero avuto modo di vederla,https://libertariam.blogspot.com/2025/10/trump-e-odissea-premio-nobel-per-la.html mercoledì 8 ottobre da parte di un letterato di Perugia
che aveva lanciato un appello in favore di “Odissea”, ha fatto arrivare alla
nostra Redazione tantissimi messaggi. Messaggi affettuosi e di sostegno da ogni
dove, e qualcuno chiedeva dove bisognasse firmare per dare la propria adesione.
Più saggiamente alcuni ci hanno scritto che a meritare il Premio Nobel per la
pace erano i bambini massacrati a Gaza. Noi abbiamo risposto che assieme a loro
lo avrebbero meritato anche i medici che hanno curato quei bambini e quella
popolazione. Tanti sono morti facendo il loro dovere. Lo avrebbero meritato i
tanti giornalisti uccisi per documentare morte e distruzioni. Lo avrebbero
meritato quelli che hanno cercato di portare cibo e medicine. Quelli che sono
scesi nelle piazze per fermare il genocidio. La stampa libera dei vari luoghi
del mondo, le associazioni pacifiste e non-violente, alcune preziose figure
religiose, studenti e docenti che hanno espresso la loro indignazione, i tanti
lavoratori che hanno scioperato per bloccare il transito delle armi nei porti…
e potremmo continuare per righi e righi.
Naturalmente non lo meritava Trump che
quella guerra ha alimentato dal primo giorno che è divenuto presidente, e non
lo avrebbe meritato Maria Machado che con la cultura della pace e della
nonviolenza non ha niente a che vedere. Sia Trump che Machado meritano il “premio
per la guerra” e forse andrebbe istituito. Sono anni che questo premio è stato
squalificato, e continua a sconcertare l’opinione pubblica per le decisioni aberranti
e i personaggi discutibili a cui viene attribuito. Fosse stato per noi lo avremmo
attribuito alle vittime civili innocenti di Gaza e dei massacrati, anch’essi
innocenti, del 7 ottobre. Il denaro lo avremmo impiegato per far costruire alla
loro memoria asili e scuole nei rispettivi territori. Pare che la somma oscilli
fra i 950 e i 970 mila euro, dunque qualcosa di utile in loro memoria si poteva
fare. Il mondo non si sarebbe vergognato del Comitato norvegese di Oslo, e
nemmeno Alfred Nobel che lo ha fondato.