Il mistero della Poesia: intorno
a Dimmi, a cosa stai pensando? di Davide Chindamo. Dimmi, a
cosa stai pensando? Non è solo il titolo della raccolta di Davide
Chindamo (Capponi editore, 2025). È una domanda che mi seduce, mi fa
riflettere. Penso subito a lei, alla persona amata: sento il bisogno di leggere
il libro per leggere lei, e di comprendere le poesie per comprendere lei;
sfiorare ogni pensiero, ogni sensazione che a lei mi rimanda, per fare di noi
una cosa unica. Leggo, e mi accorgo che sono poesie che offrono riparo ai
ricordi: siamo distanti, vicini o separati, eppure la figura di colei che amo
riaffiora indelebile alla mia memoria; il suo profilo è irremovibile, e quando
leggo la sento mia. Così, per non lasciarla scappare, ho deciso di sigillarla
tra queste pagine. La respiro in ogni singola lettera, e capisco il mistero
della letteratura: ognuno vedrà l’immagine della persona amata, perché, in fin
dei conti,l’amore è universale. Ogni pagina per me ha il sapore di lei, e sono
certo che ognuno può attingere da queste la fragranza dell’affetto più
caro. Per questo mi rivolgo a te, lettore, con la speranza che tu faccio
lo stesso. Sei di fronte ad una silloge che permette di astrarti e abbandonare
il caos e la velocità dell’epoca moderna. Avvolgiti in ogni singola poesia e
lascia che il pensiero si perda nell’infinito, per poi ritrovarsi. Respira,
e senti tuo ogni attimo. Fa’ sì che i ricordi riaffiorino dove la razionalità
non ha accesso e fatti colpire indifeso, per assaporare ogni pulsione al
massimo della forza. Fermati, rilassati. Prendi tempo. Non scappare dalle
paure. Abbandonati al movimento delle onde e lascia che le sensazioni scorrano
libere, per poi schiantarsi, e scomparire sulla riva: così potrai navigare tra le
pagine di questo libro. Lasciati trascinare in questo
turbolento vortice di emozioni, e scoprirai come i gesti più semplici possano
essere la salvezza più grande: «A volte lo sguardo / quando è intriso d’amore /
può salvare una vita» (Gratitudine). Affronta il baratro della perdita,
fai esperienza del dolore e annega per nascere di nuovo; e la mancanza si farà
primigenia forma d’amore: «Io continuerò a viverti per sempre, / perché il
fardello della tua mancanza / è un fratello che non manca mai» (Mancanza).
Abbandona la paura del giudizio, e lasciati cadere nelle braccia di chi, una
volta scoperto l’oceano che tieni nascosto, ti dirà lo stesso: «Mi serve
saperti felice / per essere felice anche io» (Innamorato). Vinci il tormento, attraversa la
sofferenza, e scoprirai di non essere il solo a subire il dramma di un amore
non corrisposto: «Ti amo talmente tanto / che sono giunto alla riva dell’odio,
/ poiché non riesco a reprimere l’amore / che tu da tempo più non desideri.» (Tormento). E tu, lettore, che hai perso il
coraggio di amare, perché deluso da colui o colei che non meritava il tuo
affetto, che non riesci a mostrare il tuo io, fai sfociare la rabbia in
un pianto ribelle; fatti coccolare e comprendere dalle parole tessute per te: «Anche
io odio e amo, / poiché credevo alle tue parole; / ma in realtà scrivesti il
mio nome sul vento veloce / e sull’acqua corrente» (Odi et amo). E tu, che ormai pensi vuoto e
privo di senso il tuo cammino senza di lei, ricorda che la sua stella brillerà
per sempre nel tuo cielo e la sua luce non smetterà mai di splendere nel tuo
firmamento. Ma dovrai accettare la sua lontananza, il suo essere altrove. Così
ritroverai finalmente pace nell’anima: «E il lago, quel lago verdastro e
pacato, / si fa distesa su cui camminare insieme. / Ma tu sei altrove,
imbrigliata nel cielo» (Nelle sere d’estate).
Non farti logorare dalla
distruzione che ha trovato terreno fertile. Riconosci le ferite, metabolizza il
passato e alimenta la forza del perdono e dell’empatia. E potrai incontrarla, e
il vostro abbraccio traboccherà in un pianto d’oro che sigillerà l’amore; sarà
la vostra cura: «Abbracciami, così come sei, / claudicante e fragile, e
distrutta / dalle tante ferite che sanguinano. / Anche io, come te, mi sento /
un insieme di stracci e di cenci, / un brandello di muro pericolante. / E
quando ti avrò tra le mie braccia, / noi piangeremo a dirotto, e le lacrime / diventeranno
oro che aggiusta i cocci» (Kintsugi). Ricordati che il ritratto di lei
non sarà mai sbiadito, se custodito con cura nella cornice del cuore. Ogni
notte, lei apparirà in sogno e ti sentirai di nuovo vivere; la percepirai
accanto a te, sentirai ogni suo respiro, ogni tocco e la sua figura sembrerà di
nuovo viva. Tuttavia, il risveglio porterà con sé la disillusione, l’assenza di
lei, e la lama del suo ricordo ti trafiggerà lo spirito: «Finché potrò
sognarti, / sarò certo di avere tue notizie: / saremo io e te, e quel noi
terminale. / Finché saprò sognarti, / il sogno di notte sarà carezza; / al
risveglio sarà mannaia» (Finché potrò sognarti).
Anche l’amore più forte può giungere
al termine. Ma sentirai ancora una parte di lei sussurrare ai tuoi rimorsi, ai
tuoi rimpianti. Ma la tua voce sarà come la luce di un faro,
capace di farsi vedere anche da lontano.E quando
lei sarà tra le braccia di un altro, al brillare di quella luce, i suoi occhi
saranno trafitti da un lampo che raggiungerà i suoi dubbi.Sul
suo volto apparirà un sorriso, e la tua linfa tornerà a scorrere dentro i suoi
pensieri: «Quando dormirai con un altro / uomo,
sarò da te con la mia voce; / non
temere, sarò scaltro, ma tu / fammi
arrivare al tuo cuore. / Mi
riconoscerai, credimi, e sentirai / il
nome proibito come un dito / che
sfiora un giglio: sarò come / un
figlio inatteso ma gradito. / E se
lui ti chiederà la ragione / del
tuo sorriso, sorto per sbaglio, / tu gli
dirai che spesso i sogni / sono
più vivi di un pugno.» (La
voce). Credimi, lettore. Passa da
capitolo in capitolo, da Osmosi a Ubriacatura a Influssi e
Influenze, e riconosciti in queste poesie da leggere. Lasciale decantare,
gusta il Segreto. Permetti ad ogni parola di passare come uno scossa lungo il
corpo e naufraga dolcemente nell’amore. Non
sentirti mai debole o fuori luogo a causa della tua sensibilità. Sfogliando
queste pagine, scoprirai di non essere l’unico a percepire i sentimenti rimbombare
incessantemente tra le pareti della mente. Non ti sentirai più solo, né
inadeguato, quando leggerai di chi, come te, si lascia lacerare dal dolore di
un amore non corrisposto; e che riesce, al tempo stesso, ad espandersi e a
ritrovarsi ogni volta che si innamora. Abbandonati
alla musica di ogni verso, di ogni strofa. Ogni lettera sarà una nota sullo
spartito del tuo amore: suonerete la stessa musica, tu e il Poeta, che ha
saputo dare forma alle tue inquietudini e alle tue fantasie. Come un canto di
ninfe, la poesia ti avvolgerà nell’illusione più dolce: quella di vivere in
eterno e di amore per sempre, anche solo per un istante. Queste sono cento poesie che
raccontano il bisogno umano di vivere seguendo l’istinto primordiale
dell’amore. Una forza che permea ogni atomo del nostro corpo e intacca ogni
secondo della nostra vita, permettendoci di sentirci vivere e di sentire il
vivere degli altri dentro di noi.