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giovedì 20 novembre 2025

DI ODIO SI MUORE 
di Luigi Mazzella


 
Il mondo cosiddetto Occidentale vive nell’irrazionalità più piena e sconcertante e ciò che è peggio non sembra avvedersene (o, probabilmente, c’è chi fa in modo che non se ne accorga, riuscendovi). Un esempio, nella vita pubblica, basta per tutti: la norme scritte da Nordio sulla separazione delle carriere in Magistratura non cambiano minimamente i termini dell’indipendenza del pubblico Ministero che continua a non rispondere (per niente ed a nessuno) della sua responsabilità (con conseguente, civilissimo e sacrosanto obbligo di risarcimento per i danni arrecati) a causa delle  aberrazioni di tiro nell’emissione dei suoi cosiddetti “avvisi di garanzia”, eppure il coro degli anatemi contro la riforma del guardasigilli non si attenua ma cresce! Più irrazionali di così!
C’è da chiedersi: Perché ciò avviene? Perché l’uomo Occidentale sbarella così tanto con il suo raziocinio, sino al punto da sembrargli del tutto naturale di non farne più uso? 
- Elementare Watson! - risponderebbe Sherlock Holmes - Tutto ciò che compone la cultura Occidentale è frutto dell’irrazionalità delle sue cinque “credenze” (tre religiose e due politiche) che hanno annullato ogni sua capacità critica, cancellando la filosofia, regina della conoscenza nell’evo greco-romano, pre-cristiano, con sofisti e presocratici.
È razionale pensare che al di là della realtà materiale, concreta e conoscibile (peraltro: in misura sempre maggiore e profonda con il progresso scientifico e tecnologico) ve ne sia un’altra immateriale, indistinta, inverificabile, priva di ogni sia pur minima prova, o definita, con brutto termine, iperuranica? No! Ci si può arrivare solo con l’immaginazione, con l’emozione, con la fantasia, con il sogno, con la paura, con l’incubo, con il trionfo incontrastato dell’irrazionalità che finisce, poi, per estendersi, come un cancro invasivo, a tutto l’agire umano. È razionale, per esempio, contrastare la natura umana avversando il libero uso dei propri sensi, costringendoli a muoversi in direzioni (“contro”) dettate non si sa da chi e perché (se non immaginando ipotesi di potere nascenti dal perdono)?
È razionale, dopo i racconti biblici (verosimili anche se non provati) di Caino e di Abele, dopo le visioni hobbesiane (agevolmente riscontrabili negli eventi della storia e della cronaca) dell’homo homini lupus, dopo il racconto storico, purtroppo veritiero,  delle Crociate, delle cruente conquiste spagnole del Centro America, delle colonizzazioni soprattutto britanniche, olandesi e portoghesi, del massacro dei pelle rosse in America, dei lager nazisti e dei gulag bolscevichi, dello sterminio di civili a Gaza credere ancora che a dominare il mondo dell’Occidente sia l’amore per il prossimo, il benessere collettivo e il desiderio generoso e diffuso di una popolazione di eguali? Poniamoci tali domande e diamoci delle risposte!