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lunedì 17 novembre 2025

IL RATTO DI EUROPA
di Chicca Morone
 


Perché il Mito è così attuale in ogni epoca, attraversando indenne i secoli? Perché le lezioni che l’uomo deve imparare sono sempre le stesse e si ripropongono sotto diverse sembianze, ma sempre con lo stesso messaggio. Gli Dei, proiezione delle nostre personalità e delle dinamiche personali più ricorrenti, hanno la loro funzione catartica, ma non sempre siamo in grado di decodificare le loro istanze dentro noi stessi. Il ratto di Europa è una delle immagini più clamorosamente presenti nel nostro quotidiano, con buona pace di chi nega l’aderenza al proprio personaggio.
Il Mito narra come Giove, sempre pervaso da smanie molto carnali, s’innamori di Europa e decida che la principessa fenicia debba essere sua… nel caso non ne avesse abbastanza di moglie e amanti varie!
Come avvicinare la giovane pulzella conoscendo l’animo fanciullescamente curioso della vergine, ignara delle dinamiche tra i due generi, per non parlare di quelle tra le divinità e i mortali?
Mercurio, notoriamente mentitore e ladro, provvede a sospingere la mandria del re Agenore vicino al gruppo di fanciulle: Giove con sembianze di splendido e niveo toro, nascosto tra le giovenche, attrae l’attenzione di Europa.
La curiosità non perdona e la bellezza unita all’apparente mansuetudine dell’animale prende la scena: il toro muggisce dolcemente e l’udito di Europa si appaga; il morbido manto diventa velluto e il tatto di Europa ne subisce il fascino; si presume che anche l’olfatto venga soddisfatto in quanto il desiderio fa crescere nel maschio i feromoni divini; alla vista di tale meraviglia è ovvio che il femminile desideri ardentemente possedere tale essere, e la gola fa da elemento catalizzatore!
Ecco come noi donne a volte ci lasciamo travolgere dai nostri sensi in una apparentemente innocua avventura, scherzando con altre donne, sicure del nostro istinto, attratte dall’animale che d’improvviso ci si presenta. Questo nella banalità del quotidiano.
Poi c’è un significato più nascosto che il Mito offre a chi vuole vedere oltre.
È risaputo che è la donna a scegliere il padre dei propri figli in base al programma migliore per la sopravvivenza della sua specie: dal primo incontro, una volta spesso casuale, al momento del concepimento quando è proprio l’ovulo femminile a escludere il seme maschile non gradito.



Europa ha deciso di avere una progenie semi-divina e salendo in groppa al toro compie l’atto già determinato prima della sua nascita, quando ancora non aveva preso forma nella materia. Passare dal sogno alla realtà provoca qualche sussulto ma, stringendo fortemente le corna del toro, si allontana dalla terra natia andando incontro al destino che ha scelto.
Sa che abbandonando la famiglia natale diventerà regina di una terra lontana, dove partorirà la progenie, tra cui Minosse, “padre” del Minotauro”.
Sarà felice della propria decisione?
Ognuno di noi può interpretare a modo proprio il mito, posto che oggi si riesca a capire l’importanza di quanto Ovidio, Luciano, i tragici greci e non solo, ma anche autori nostri contemporanei come Mircea Eliade, René Guénon, Karoly Kerényi e lo stesso Pavese nei i suoi “Dialoghi con Leuco” ci hanno lasciato a testimonianza di un mondo che non è mai morto.
Oggi abbiamo l’AI che sostituisce i meno creativi nelle loro scelte: esistono perfino siti che in base a programmi ben definiti fanno trovare il partner più adatto - e non solo per un fugace incontro - senza però considerare l’interiorità perché il PC non possiede strumenti per decodificare emozioni, sentimenti e quant’altro. Ma questo non è importante perché non dobbiamo perdere il tempo in inutili ricerche: l’intelligenza (!) artificiale è più veloce e migliore di noi perché in grado di selezionare migliaia e migliaia di possibilità mentre noi abbiamo dei limiti!



Il programma di distruzione dei valori fondamentali dell’uomo sta procedendo velocemente ed è inarrestabile perché ci hanno veicolato il concetto che non siamo superiori a ciò che menti eccelse creano nella materia, per cui in futuro costoro saranno in grado di costruire una macchina che ci supererà in tutto.
E qualcuno ci crede… sorridendo ignaro alla metafora della rana bollita!
Per quanto riguarda la nostra progenie possiamo stare sereni: la start-up Preventive - nata a San Francisco qualche mese fa - è dedita alla ricerca nella creazione di un essere umano geneticamente modificato:
https://www.repubblica.it/tecnologia/2025/11/10/news/startup_bambini_geneticamente_modificati_preventive_altman_armstrong-424971379/?utm_source=firefox-newtab-it-it
C’è solo da sperare che il processo alchemico legato alla UBRIS di antica memoria, la tracotanza verso gli Dei con relativa punizione, entri in funzione velocemente e azzeri tali laboratori come è avvenuto in un paese non lontano dal nostro, dove sull’argomento “infanzia violata” è meglio stendere un pietoso velo. Che Melania Trump non abbia voluto incontrare Lady Zelensky qualcosa vorrà pur dire.
Il Kali Yuga prima o poi deve finire e lasciare spazio al breve tempo di Pralaya Yuga, l’era di dissoluzione cosmica culminante con il diluvio universale e la rinascita, prevista nell’età dell’Oro a cui seguiranno quella dell’Argento, poi del Bronzo e infine il ritornare all’età del Ferro, il Kali Yuga: un ciclo continuo in cui l’uomo sembra non essere in grado di imparare proprio nulla!