Perché il Mito è così attuale in ogni epoca, attraversando
indenne i secoli? Perché le lezioni che l’uomo deve imparare sono sempre le
stesse e si ripropongono sotto diverse sembianze, ma sempre con lo stesso
messaggio. Gli Dei, proiezione delle nostre personalità e delle dinamiche
personali più ricorrenti, hanno la loro funzione catartica, ma non sempre siamo
in grado di decodificare le loro istanze dentro noi stessi. Il ratto di Europa
è una delle immagini più clamorosamente presenti nel nostro quotidiano, con
buona pace di chi nega l’aderenza al proprio personaggio. Il Mito
narra come Giove, sempre pervaso da smanie molto carnali, s’innamori di Europa
e decida che la principessa fenicia debba essere sua… nel caso non ne avesse
abbastanza di moglie e amanti varie! Come
avvicinare la giovane pulzella conoscendo l’animo fanciullescamente curioso
della vergine, ignara delle dinamiche tra i due generi, per non parlare di
quelle tra le divinità e i mortali? Mercurio,
notoriamente mentitore e ladro, provvede a sospingere la mandria del re Agenore
vicino al gruppo di fanciulle: Giove con sembianze di splendido e niveo toro, nascosto
tra le giovenche, attrae l’attenzione di Europa. La
curiosità non perdona e la bellezza unita all’apparente mansuetudine dell’animale
prende la scena: il toro muggisce dolcemente e l’udito di Europa si
appaga; il morbido manto diventa velluto e il tatto di Europa ne subisce
il fascino; si presume che anche l’olfatto venga soddisfatto in quanto
il desiderio fa crescere nel maschio i feromoni divini; alla vista di
tale meraviglia è ovvio che il femminile desideri ardentemente possedere tale
essere, e la gola fa da elemento catalizzatore! Ecco come
noi donne a volte ci lasciamo travolgere dai nostri sensi in una apparentemente
innocua avventura, scherzando con altre donne, sicure del nostro istinto,
attratte dall’animale che d’improvviso ci si presenta. Questo nella banalità
del quotidiano. Poi c’è
un significato più nascosto che il Mito offre a chi vuole vedere oltre. È
risaputo che è la donna a scegliere il padre dei propri figli in base al programma
migliore per la sopravvivenza della sua specie: dal primo incontro, una volta
spesso casuale, al momento del concepimento quando è proprio l’ovulo femminile
a escludere il seme maschile non gradito.
Europa ha
deciso di avere una progenie semi-divina e salendo in groppa al toro compie
l’atto già determinato prima della sua nascita, quando ancora non aveva preso
forma nella materia. Passare dal sogno alla realtà provoca qualche sussulto ma,
stringendo fortemente le corna del toro, si allontana dalla terra natia andando
incontro al destino che ha scelto. Sa che abbandonando
la famiglia natale diventerà regina di una terra lontana, dove partorirà la
progenie, tra cui Minosse, “padre” del Minotauro”. Sarà
felice della propria decisione? Ognuno di
noi può interpretare a modo proprio il mito, posto che oggi si riesca a capire
l’importanza di quanto Ovidio, Luciano, i tragici greci e non solo, ma anche
autori nostri contemporanei come Mircea Eliade, René Guénon, Karoly Kerényi e lo
stesso Pavese nei i suoi “Dialoghi con Leuco” ci hanno lasciato a testimonianza
di un mondo che non è mai morto. Oggi
abbiamo l’AI che sostituisce i meno creativi nelle loro scelte: esistono perfino
siti che in base a programmi ben definiti fanno trovare il partner più adatto -
e non solo per un fugace incontro - senza però considerare l’interiorità perché
il PC non possiede strumenti per decodificare emozioni, sentimenti e
quant’altro. Ma questo non è importante perché non dobbiamo perdere il tempo in
inutili ricerche: l’intelligenza (!) artificiale è più veloce e migliore di noi
perché in grado di selezionare migliaia e migliaia di possibilità mentre noi abbiamo
dei limiti!
Il
programma di distruzione dei valori fondamentali dell’uomo sta procedendo
velocemente ed è inarrestabile perché ci hanno veicolato il concetto che non
siamo superiori a ciò che menti eccelse creano nella materia, per cui in futuro
costoro saranno in grado di costruire una macchina che ci supererà in tutto. E
qualcuno ci crede… sorridendo ignaro alla metafora della rana bollita! Per
quanto riguarda la nostra progenie possiamo stare sereni: la start-up
Preventive - nata a San Francisco qualche mese fa - è dedita alla ricerca nella
creazione di un essere umano geneticamente modificato: https://www.repubblica.it/tecnologia/2025/11/10/news/startup_bambini_geneticamente_modificati_preventive_altman_armstrong-424971379/?utm_source=firefox-newtab-it-it C’è solo
da sperare che il processo alchemico legato alla UBRIS di antica memoria, la
tracotanza verso gli Dei con relativa punizione, entri in funzione velocemente
e azzeri tali laboratori come è avvenuto in un paese non lontano dal nostro,
dove sull’argomento “infanzia violata” è meglio stendere un pietoso velo. Che
Melania Trump non abbia voluto incontrare Lady Zelensky qualcosa vorrà pur
dire. Il Kali Yuga
prima o poi deve finire e lasciare spazio al breve tempo di Pralaya Yuga, l’era
di dissoluzione cosmica culminante con il diluvio universale e la rinascita,
prevista nell’età dell’Oro a cui seguiranno quella dell’Argento, poi del Bronzo
e infine il ritornare all’età del Ferro, il Kali Yuga: un ciclo continuo in cui
l’uomo sembra non essere in grado di imparare proprio nulla!