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sabato 15 novembre 2025

IL RE D’AMERICA  
di Andrei Martyanov



Riga - Lettonia. In una fabbrica anonima alla periferia della capitale lettone, un piccolo team sta cercando di risolvere un problema di dimensioni continentali: come può l’Europa proteggersi da sciami di droni d’attacco russi? Utilizzati quasi ogni notte nella guerra in Ucraina, una serie di misteriose incursioni di droni sopra aeroporti e siti sensibili ha anche evidenziato la vulnerabilità dell’Europa ai velivoli senza pilota (UAV) e ha suscitato allarme sul fatto che le nazioni della NATO non siano preparate a difendersi da questo armamento economico ma efficace. La sua soluzione, un drone intercettore alto 90 cm chiamato “Blaze”. Alimentato da un sistema di intelligenza artificiale, è stato addestrato a riconoscere un bersaglio ostile e a navigarvi vicino. Avviserà quindi un operatore umano, che deciderà se intercettarlo e premere un pulsante che farà esplodere una testata da 28 once, autodistruggendo il drone e, si spera, abbattendo anche il bersaglio. Il braccio operativo russo dedicato al combattimento con droni è ora pienamente integrato nell’esercito ed è prossimo alla formazione completa, secondo il suo vice comandante. La creazione delle Truppe per Sistemi a Pilotaggio Remoto (UST) è stata ordinata nel dicembre 2024 dal Ministro della Difesa Andrey Belousov, che ha citato le lezioni apprese dal conflitto in Ucraina e ha sottolineato la necessità di consolidare la crescente competenza russa nella guerra con i droni. In un’intervista alla ‘Komsomolskaya Pravda’ pubblicata martedì, il colonnello Sergey Ishtuganov ha affermato che la forza ha compiuto notevoli progressi e ora svolge un ruolo chiave nei successi delle forze armate. “Abbiamo formato reggimenti, battaglioni e altre unità come ordinato”, ha affermato. “Le loro operazioni seguono un piano unificato e sono coordinate con le azioni di tutte le altre forze operative. Il processo di espansione delle formazioni esistenti e di creazione di nuove è in corso”.
 
Commento di Franco Continolo
 
Gli idioti della NBC (altri semplicemente non si vergognano di lavorare per la fogna umana dei media tradizionali americani) ancora non capiscono due cose, e nemmeno molti al Pentagono e alla CIA:
 
1. Non esiste l’IA: non esiste e non esisterà per molto tempo. Le reti neurali e gli algoritmi avanzati non sono IA.
 
2. La cosa più importante: se si arriverà a una vera guerra tra Russia e NATO, la questione verrà decisa molto rapidamente a livello operativo e strategico e non sarà decisa dai droni, ma da massicci attacchi a lungo raggio e da armi da fuoco a distanza contro cui né l’Europa né gli Stati Uniti hanno contromisure. Il vertice politico-militare dell’Occidente verrà semplicemente annientato.
E la Russia è in piena attività nella produzione di velivoli anti-UAV di ogni tipo. Ci lavora da un po’.