Riga- Lettonia. In una fabbrica anonima alla periferia della
capitale lettone, un piccolo team sta cercando di risolvere un problema di
dimensioni continentali: come può l’Europa proteggersi da sciami di droni d’attacco
russi? Utilizzati quasi ogni notte nella guerra in Ucraina, una serie di
misteriose incursioni di droni sopra aeroporti e siti sensibili ha anche
evidenziato la vulnerabilità dell’Europa ai velivoli senza pilota (UAV) e ha
suscitato allarme sul fatto che le nazioni della NATO non siano preparate a
difendersi da questo armamento economico ma efficace. La sua soluzione, un
drone intercettore alto 90 cm chiamato “Blaze”. Alimentato da un sistema di
intelligenza artificiale, è stato addestrato a riconoscere un bersaglio ostile
e a navigarvi vicino. Avviserà quindi un operatore umano, che deciderà se
intercettarlo e premere un pulsante che farà esplodere una testata da 28 once,
autodistruggendo il drone e, si spera, abbattendo anche il bersaglio. Il
braccio operativo russo dedicato al combattimento con droni è ora pienamente
integrato nell’esercito ed è prossimo alla formazione completa, secondo il suo
vice comandante. La creazione delle Truppe per Sistemi a Pilotaggio Remoto
(UST) è stata ordinata nel dicembre 2024 dal Ministro della Difesa Andrey
Belousov, che ha citato le lezioni apprese dal conflitto in Ucraina e ha sottolineato
la necessità di consolidare la crescente competenza russa nella guerra con i
droni. In un’intervista alla ‘Komsomolskaya Pravda’ pubblicata martedì, il
colonnello Sergey Ishtuganov ha affermato che la forza ha compiuto notevoli
progressi e ora svolge un ruolo chiave nei successi delle forze armate. “Abbiamo
formato reggimenti, battaglioni e altre unità come ordinato”, ha affermato. “Le
loro operazioni seguono un piano unificato e sono coordinate con le azioni di
tutte le altre forze operative. Il processo di espansione delle formazioni
esistenti e di creazione di nuove è in corso”. Commento di Franco Continolo Gli idioti della NBC (altri
semplicemente non si vergognano di lavorare per la fogna umana dei media
tradizionali americani) ancora non capiscono due cose, e nemmeno molti al
Pentagono e alla CIA: 1. Non esiste l’IA: non esiste e
non esisterà per molto tempo. Le reti neurali e gli algoritmi avanzati non sono
IA. 2. La cosa più importante: se si
arriverà a una vera guerra tra Russia e NATO, la questione verrà decisa molto
rapidamente a livello operativo e strategico e non sarà decisa dai droni, ma da
massicci attacchi a lungo raggio e da armi da fuoco a distanza contro
cui né l’Europa né gli Stati Uniti hanno contromisure. Il vertice
politico-militare dell’Occidente verrà semplicemente annientato. E la Russia è in piena attività nella
produzione di velivoli anti-UAV di ogni tipo. Ci lavora da un po’.