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sabato 22 novembre 2025

LA VERITÀ E IL VEROSIMILE   
di Luigi Mazzella


 

I tempi cambiano e anche le abitudini della gente devono, necessariamente modificarsi. Nel mondo di oggi (soprattutto, ma, purtroppo, non solo Occidentale) la ricerca della verità è diventata presso che impossibile. La propaganda (cioè, la propalazione interessata di falsità e l’incoraggiamento, comunque, di fake news), l’intelligenza artificiale che riesce a modificare le immagini della realtà, la corruzione sempre più estesa diretta ad  alterare le testimonianze e altro ancora suggeriscono di sostituire alla ricerca  (e alla conseguente affermazione) della verità un più modesto giudizio di verosimiglianza, fondato sul ricorso alla propria ragione, depurata, ovviamente, dalle “deviazioni” indotte dalle “credenze” (religiose o politiche) dominanti. Quando l’incertezza obnubila la nostra visione delle cose e la verità è impedita da mancanza di prove certe e inconfutabili, bisognerebbe chiedersi se sia verosimile pensare in modo diverso. 
Facciamo degli esempi.
1) È verosimile supporre che il Partito Democratico americano, al fine  di essere agevolato nell’esercizio del potere di governo,  abbia subito progressivamente l’influenza determinante delle maggiori strutture burocratiche di quel Paese (CIA, FBI, Pentagono) nonché  l’indirizzo bellicistico dell’apparato delle finanze e dell’industria delle armi e sia divenuto il “partito statunitense della guerra”, ancor più di quello Repubblicano, il cui vanto ha finito con il volere essere, per contrapposizione, il partito della pace (pur con le sue eccezioni)?
2) È verosimile immaginare che  i cosiddetti “servizi deviati” (per effetto dell’ingerenza pesante della CIA filo-democratica) nei Paesi Europei fanno in modo che, anche a elezioni statunitensi concluse e a partito della sinistra sedicente “democratica” sconfitto, la “guerra continui” (anche nel tempo susseguente al voto) sui fronti del Vecchio Continente e che, quindi, per rimanere sull’esempio italiano  le Schlein, i Conte, i Verdi-Sinistri continuino a “tifare” interessatamente  per i Biden e per gli Obama e a contrastare i Presidenti Repubblicani della pur dichiarata “amica America”?
3) È verosimile che la guerra Russo-ucraina abbia costituito una formidabile occasione di arricchimento dell’industria Occidentale delle armi e delle mafie non solo americane (come dimostrano i recenti casi di corruzione nel governo di Zelensky), e che, pertanto, i massacri compiuti dai battaglioni neo nazisti a danno di russofoni e filo russi siano stati suggeriti per provocare la cosiddetta “aggressione” di Putin, poco propenso a vedere  violati i trattati di Minsk 1 e 2 stipulati a protezione delle minoranze del Donbass e ad accettare la  rinascita del nazismo ai suoi confini in quell’Ucraina che già nella seconda guerra mondiale era stata  collaborazionista di Hitler nella persecuzione degli ebrei?
4) È verosimile che Donald Trump, a differenza del suo predecessore e in coincidenza con il pensiero dei grandi Paesi della Terra (Cina, India, e via dicendo) abbia idee diverse da quelle belliche per far “grande” l’America e creda, cioè, in un nuovo disegno geopolitico mondiale che veda il progresso nello sviluppo dell’alta tecnologia e che questo suo proposito non incontri il favore delle mafie e altre gang fedeli all’uso della polvere da sparo per farsi largo?
5) È verosimile, per restare in casa nostra, accettare ancora a lungo che forze politiche che non hanno nulla da spartire con la Sinistra Democratica americana, guerrafondaia e asservita al Deep State (CIA, FBI, Pentagono, Mafie) continuino a svenare il popolo italiano per mandare armi a un personaggio da avanspettacolo passato alla commedia e alla tragedia?