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mercoledì 19 novembre 2025

LETTERA PUBBLICA AL QUIRINALE
Associazione di volontariato Idra
 


Firenze, 18.11.’25
Presidente della Repubblica, dott. Sergio Mattarella 
protocollo.centrale@pec.quirinale.it
  
 
Europa Orientale: guerre, armi, allarmi, sanzioni. “Presidente Mattarella, lei parla in nome di chi?
 
Non nasconde la propria indignazione, l’associazione di volontariato fiorentina attiva nella tutela dell’ambiente e della legalità, dopo la lettura delle ultime esternazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dinanzi al Parlamento tedesco, e delle conclusioni del Consiglio Supremo di Difesa da lui presieduto.
“La Costituzione è chiara”, scrive Idra al Quirinale. “Il Presidente della Repubblica “rappresenta l'unità nazionale” (art. 87) e, “prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione” (art. 91). Di conseguenza, osserva l’associazione, “chi riveste questo ruolo non rappresenta né la maggioranza del Paese (o meglio, oggigiorno, la maggioranza di quella metà del Paese che accetta di avallare nelle urne scelte già confezionate), né le minoranze. Non rappresenta né il governo né le opposizioni, né la somma di entrambi. Il Presidente della Repubblica rappresenta la nazione intera. Di più: l’unità nazionale! È il garante di tutti. È chiamato a svolgere una delicatissima funzione di equilibrio”. E invece su temi cruciali per il Paese come il conflitto in Ucraina, il progetto di riarmo e l’imposizione di sanzioni registriamo, segnala Idra, parole in libertà. 



“Le è capitato - scrive il presidente Girolamo Dell’Olio a Sergio Mattarella - di interpellare quella metà dei nostri connazionali che possono nutrire punti vista diversi, se non profondamente divergenti, da quelli che Ella patrocina? Le è capitato di verificare la veridicità delle fonti che quasi monopolizzano l’informazione nel nostro Paese, oscurando sistematicamente dati, circostanze e eventi documentati, proponendo immagini manipolate o decontestualizzate, imponendo narrazioni fondate su ipotesi non documentate e interpretazioni fantasiose o paranoidi dei fatti, accreditando e promuovendo scenari improbabili e analisi incapaci di reggere alla prova della cronaca e del senso comune? Di quali fonti alternative e di quali strumenti di valutazione ha potuto Ella avvalersi per formare la Sua propria opinione?”.
Sulla base di questo richiamo alla lettera e allo spirito della Carta, l’associazione fiorentina pone una serie di quesiti puntuali sui contenuti delle dichiarazioni rilasciate da Mattarella nel corso dell’anno, a partire dall’Università di Marsiglia. E rileva ad esempio come l’impegno sottolineato dinanzi al Bundestag a Berlino a “opporre la forza del diritto alla pretesa preminenza della forza delle armi” mal si concili con gli atti dello stesso Parlamento tedesco, che ha modificato la Legge fondamentale dello Stato per finanziarne il riarmo con un investimento gigantesco, infrangendo lo storico tabù del tetto rigorosissimo al debito pubblico, prefigurando peraltro in Europa l’insorgenza di un’evidente e sinistra asimmetria.
La missiva si conclude con un appello costruttivo: “Il Suo mandato può giocare, nel pieno rispetto della Costituzione, e del più volte eluso articolo 11, un ruolo fondamentale. Diversamente, temiamo, minaccia di offrire una sponda pericolosa e deprecabile all’iniziativa unilaterale di leader privi di consenso ma detentori di poteri smisurati, votati a riempire arsenali a spese di granai, apparentemente indifferenti alle sorti dell’umanità. Non Le nascondiamo di confidare in un ripristino sollecito e netto della funzione di garanzia che la Costituzione repubblicana del 1948 strategicamente Le affida”.
Il testo della lettera sarà in distribuzione oggi 19 novembre a Firenze nel corso di un ‘dialogo in strada’ in programma dalle 10 alle 13 fra Por Santa Maria, Via Vacchereccia e Vicolo dei Malespini, dove ha sede l’Ordine dei giornalisti della Toscana.