LETTERA PUBBLICA AL QUIRINALE Associazione di volontariato Idra
Firenze, 18.11.’25 Presidente della
Repubblica, dott. Sergio Mattarella protocollo.centrale@pec.quirinale.it
Europa Orientale: guerre, armi, allarmi, sanzioni. “Presidente Mattarella,
lei parla in nome di chi? Non nasconde
la propria indignazione, l’associazione di volontariato fiorentina attiva nella
tutela dell’ambiente e della legalità, dopo la lettura delle ultime
esternazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dinanzi al
Parlamento tedesco, e delle conclusioni del Consiglio
Supremo di Difesa da lui presieduto. “La
Costituzione è chiara”, scrive Idra al Quirinale. “Il Presidente
della Repubblica “rappresenta l'unità nazionale” (art. 87)
e, “prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla
Repubblica e di osservanza della Costituzione” (art. 91). Di
conseguenza, osserva l’associazione, “chi riveste questo ruolo non
rappresenta né la maggioranza del Paese (o meglio, oggigiorno, la maggioranza
di quella metà del Paese che accetta di avallare nelle urne scelte già
confezionate), né le minoranze. Non rappresenta né il governo né le
opposizioni, né la somma di entrambi. Il Presidente della Repubblica
rappresenta la nazione intera. Di più: l’unità nazionale! È il garante di
tutti. È chiamato a svolgere una delicatissima funzione di equilibrio”. E
invece su temi cruciali per il Paese come il conflitto in Ucraina, il progetto
di riarmo e l’imposizione di sanzioni registriamo, segnala Idra, parole in
libertà.
“Le è capitato - scrive il presidente Girolamo
Dell’Olio a Sergio Mattarella - di interpellare quella metà
dei nostri connazionali che possono nutrire punti vista diversi, se non
profondamente divergenti, da quelli che Ella patrocina? Le è capitato di
verificare la veridicità delle fonti che quasi monopolizzano
l’informazione nel nostro Paese, oscurando sistematicamente dati, circostanze e
eventi documentati, proponendo immagini manipolate o decontestualizzate,
imponendo narrazioni fondate su ipotesi non documentate e interpretazioni
fantasiose o paranoidi dei fatti, accreditando e promuovendo scenari
improbabili e analisi incapaci di reggere alla prova della cronaca e del senso
comune? Di quali fonti alternative e di quali strumenti di
valutazione ha potuto Ella avvalersi per formare la Sua propria
opinione?”. Sulla base di questo richiamo alla lettera e allo spirito della
Carta, l’associazione fiorentina pone una serie di quesiti puntuali sui
contenuti delle dichiarazioni rilasciate da Mattarella nel corso dell’anno, a
partire dall’Università di Marsiglia. E rileva ad
esempio come l’impegno sottolineato dinanzi al Bundestag a Berlino a
“opporre la forza del diritto alla pretesa preminenza della forza delle
armi” mal si concili con gli atti dello stesso Parlamento tedesco, che
ha modificato la Legge fondamentale dello Stato per
finanziarne il riarmo con un investimento gigantesco, infrangendo lo storico
tabù del tetto rigorosissimo al debito pubblico, prefigurando peraltro in
Europa l’insorgenza di un’evidente e sinistra asimmetria. La missiva si
conclude con un appello costruttivo: “Il Suo mandato può giocare, nel
pieno rispetto della Costituzione, e del più volte eluso articolo 11, un
ruolo fondamentale. Diversamente, temiamo, minaccia di offrire una sponda
pericolosa e deprecabile all’iniziativa unilaterale di leader privi di consenso
ma detentori di poteri smisurati, votati a riempire arsenali a spese di granai,
apparentemente indifferenti alle sorti dell’umanità. Non Le
nascondiamo di confidare in un ripristino sollecito e netto della funzione
di garanzia che la Costituzione repubblicana del 1948 strategicamente Le affida”. Il testo
della lettera sarà in distribuzione oggi 19 novembre a Firenze nel corso di
un ‘dialogo in strada’ in programma dalle 10 alle 13 fra Por Santa Maria,
Via Vacchereccia e Vicolo dei Malespini, dove ha sede l’Ordine dei
giornalisti della Toscana.