Nascite in
Italia: l’anno neroe gli altisonanti appelli delle
Autorità. Idati forniti
dall’ISTAT per il 2024 e le previsioni per il 2025 confermano, rispettivamente,
il declino demografico che l’Italia ha subìto lo scorso anno (toccando il suo
minimo storico) e la mancanza di segnali incoraggianti per quello in corso (che
lascia pensare a un record ancora più negativo). È
indiscutibile, quindi, l’utilità di convocare, annualmente, “Stati Generali
della Natalità”per (come si dice con brutto neologismo)
“monitorare” la decrescita ed è ugualmente indispensabile che pubbliche Autorità
e Istituzioni deputate alla soluzione del problema studino i provvedimenti
necessari per arginare il fenomeno, di cui si coglie (per alcuni, a ragione e,
per altri, a torto) una dose preoccupante di negatività.Per dirla tutta, però, accertamento dei dati e diagnosi del male sono
necessari ma non sufficienti; non bastano: è la terapia che dev’essere
adeguata.Essa, avendo gli esseri umani, tra quelli
viventi, uso di ragione, non può prescindere da valutazioni logiche,
impossibili nel mondo animale e in quello vegetale.È qui, infatti che, come suole dirsi, casca l’asino. Le considerazioni e le
valutazioni del fenomeno della procreazione non rispondono a principi di
corretta logica, sono avulse, in altre parole, da premesse e conseguenze di
necessaria razionalità. È cervellotica la premessa:
il perseguimento di un aumento abnorme della popolazione non risponde ad un
ragionevole desiderio di prole e di amore per l’umanità ma soprattutto a
un’esigenza di potere e di dominio. È del tutto verosimile che
per avere la meglio su chi la pensa diversamente e più spesso “contro” di
noi (soprattutto in campo religioso) si avverta la necessità
di essere in numero maggiore degli avversari (in religione, essi sono
definiti “infedeli” e, spesso, ritenuti “da sterminare”).Il vecchio precetto (di oltre venti secoli) detto
del “crescete e moltiplicatevi” attribuito a Gesù Cristo ma comune
almeno a tutti i profeti del monoteismo mediorientale ha creato i
presupposti per un sovraffollamento eccessivo che ha reso invivibile il
Pianeta (e ciò non per una questione di approvvigionamento di cibo e/o
di altro ma di cosiddetto “spazio vitale”). All’irrazionalità della regola religiosa
si è aggiunta l’analoga sconsideratezza dettata della politica con le
aspirazioni nazi-fasciste all’imperialismo egemone sul mondo. Nell’uno e nell’altro caso, l’uso del
raziocinio è stato messo da parte. E ciò anche in tempi recenti, quando
esperimenti scientifici, condotti sui ratti, hanno dimostrato che se in un
luogo circoscritto viene immesso un numero eccessivo di topi, questi si
dilaniano e si ammazzano l’un l’altro fino a far ritornare alla misura adeguata
lo spazio sentito come “vitale” per i superstiti. Ovviamente, i
“pauperisti” certamente più numerosi nella sinistra occidentale (costituita
dai Democratici ormai transnazionali) ma cresciuti recentemente di
numero, almeno in Italia, a causa della piaggeria dei neo fascisti
nostrani nei confronti di Biden e dei suoi seguaci Democratici, pensano,
del tutto irrazionalmente (e quindi erratamente) che misure economiche
(retribuzioni, servizi sociali) possano essere utili per risolvere il
problema.
Non è così.
Come il governo fascista, con le sue elargizioni di benefici, non riuscì
ad invertire la rotta demografica del “Bel Paese”, così rischia di franare
quella dei suoi epigoni neofascisti (divenuti sostanzialmente:
"simili-democratici") che oggi, sono al governo del Paese. Essi sono
caduti nella trappola dei pauperisti. D’altro canto, c’è l’impressione
che, come a proposito dei milioni dice Eduardo De Filippo (in “Napoli
milionaria”), gli irrazionalismi si chiamino l’un altro per riunirsi,
riconoscersi, raggrupparsi e fare squadra, così a gran voce sembrano
chiamarsi oggi, a proposito della denatalità, gli irrazionalismi Occidentali. Il
quadro composito che ne viene fuori è allucinante.Al danno, immaginario o reale, della denatalità si aggiunge quello
immancabile e certo dell’immigrazione clandestina, pacificamente accettata
e tollerata da una popolazione di beoti contenti! In altre parole,
con l’immissione selvaggia e incontrollata di individui con usi e costumi
diversi dai nostri, il finto buonismo italico ed europeo ha provocato e
provoca, per squallidi motivi di interesse economico (id est: ricerca di
manodopera a basso costo) il fenomeno, ancora più dannoso dello stesso
sovraffollamento, della paura, divenuta endemica, nella vita
sociale. A ciò si deve aggiungere, almeno per ciò che riguarda l’Italia,
che agli stupri, alle aggressioni in strada e alle violenze sessuali, ai
femminicidi a gogò, ai commerci di droghe in trivi e quadrivi cittadini si
sommano le cosiddette “manifestazioni di protesta civile” soprattutto di
giovani in un clima di odi reciproci e di rancori ideologici che si
innestano in strutture psico-fisiche “gemelle”.I governanti che
possono alternarsi alla guida del Paese, essendo tutti, quasi ugualmente
impregnati di irrazionalismi di varia natura (religiosa o politica), non hanno
le caratteristiche adeguate per riportare la convivenza sociale a livelli
civili.Oggi, la scelta necessaria e impellente di aumentare le forze di polizia
per il mantenimento dell’ordine interno, è impedita dalle cervellotiche scelte
e simpatie internazionali del Ministro cuneese Crosetto, che
appare in preda alla follia di voler ricostituire la leva militare
per impaurire ulteriormente, con il pericolo paventato di un’imminenteinvasione, gli Italiani (e vi sono, tra
quelli anziani, quelli che ricordano ancora la frase del “camerata”
d’antan, Mario Appelius, che alla radio raccontava l’abitudine dei Russi di
“mangiare i bambini dopo averli sbucciati come caramelle”).Il ripristino della leva costerà agli italici contribuenti, già
sufficientemente indignati dalle armi e dai quattrini inviati al corrotto Zelensky
che ogni giorno è costretto a licenziare qualche collaboratore di governo
scoperto con le mani nel sacco. Domanda: Con tante
incongruenze è così difficile comprendere che il desiderio delle coppie
italiane meno “beote” di mettere al mondo figli/e si contragga
progressivamente sempre di più?