Associazioni
e singoli firmatari delle denunce alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Brescia e alla Procura presso il Tribunale di Pordenone,
depositate il 23 ottobre per accertare la presenza di ordigni
nucleari presso le basi militari di Ghedi e di Aviano, organizzano per l’8
dicembre 2025 a Pordenone il convegno:“Aviano e
le bombe, iniziative giuridiche e impegno sociale. Dal genocidio in Palestina
all’olocausto nucleare”, presso la Sala congressi Hotel
Minerva, Via Bertossi n° 22, dalle ore 09.30 alle 17.30 (con pausa pranzo dalle
12.30 alle 13.40). La presenza
in queste aerobasi delle nuove bombe termonucleari B61-12 sono state anche
autorevolmente confermate da Hans Kristensen direttore del FAS
Federation of American Scientists, nella intervista a Stefania Maurizi
riportata su ‘il Fatto Quotidiano’ dell’8 marzo 2025 “Piano Riarmo, gli Usa
hanno già inviato all’Italia le nuove atomiche”.Le denunce
chiedono ai giudici di verificare eventuali responsabilità penali per importazione
e detenzione di materiale esplosivo o armi nucleari in violazione
della normativa nazionale e internazionale (in particolare L.185/1990 e del
Trattato di Non Proliferazione TNP, ratificato dall’Italia nel 1975).L’8
dicembre del 1987 Michail Gorbačëv e Ronald Reagan firmarono a Washington il
Trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Force Treaty) che mise al bando gli
Euromissili, che rischiano di essere ricollocati oggi, in configurazioni più
avanzate e pericolose, a causa delle tensioni tra USA - NATO e Russia.In questo
37° anniversario che segna l’aumento ovunque di progetti nucleari e della spesa
militare, il convegno sarà un’occasione di confronto transnazionale tra
tecnici, scienziati, attivisti, giuristi, associazioni Premi Nobel per la Pace,
saggisti, sui percorsi intrapresi - e da intraprendere - per prevenire future
aree di sacrificio nucleare.Contro il passato, il presente e
- come detto da Robert Junk nel 1977 - “il futuro totalitario dei tecnocrati”,
che propugnano la scelta della deterrenza per l’autodifesa degli Stati,
minacciano e annullano la sopravvivenza dell’umanità e dell’ambiente, il
convegno darà massima evidenza al primato del consenso democratico, della
prospettiva umanitaria, del diritto internazionale e nazionale,
dell’indipendenza dei giudici, laddove gli spazi della discrezionalità politica
siano circoscritti da vincoli posti da norme precise. Grazie. Elio Pagani