Anche queste
dichiarazioni che disonorano la Marina Italiana, contribuiscono alla
comprensione della natura della NATO: una sovrastruttura militare con ambizioni
geopolitiche, un mostro ermafrodito, né militare, né politico, che
pretende di imporre la propria non-strategia a governi che hanno rinunciato ad
avere una strategia politica, senza la quale non c’è strategia militare
che tenga, come bene ha spiegato von Clausewitz, e come la disfatta delle
potenti armate hitleriane ha dimostrato. Da ciò si deduce che lo scioglimento
della NATO è condizione necessaria, sebbene non sufficiente, della rinascita
europea. [Franco Continolo]
“L’Alleanza Nord
Atlantica sta valutando la possibilità di attacchi preventivi in risposta alle presunte
azioni aggressive della Russia, ma ostacoli legali stanno complicando qualsiasi
decisione, ha dichiarato al Financial Times l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone,
capo del Comitato Militare della NATO. Secondo Dragone, l’alleanza
sta valutando un approccio più proattivo, potenzialmente in grado di agire
preventivamente piuttosto che limitarsi a reagire. Ha aggiunto che la NATO
potrebbe inquadrare tali attacchi come misure difensive. Tuttavia, l’ammiraglio
ha riconosciuto che questo approccio va oltre le pratiche tradizionali della
NATO. Ha spiegato che le sfide riguardano il quadro giuridico e la questione di
quale entità all'interno dell'alleanza dovrebbe attuare tali azioni. In
precedenza, l’ambasciatore russo in Belgio Denis Gonchar ha affermato che la
NATO, ‘intimidendo la sua popolazione con i piani inesistenti del Cremlino
di attaccare i paesidell’alleanza’, aveva iniziato a prepararsi per
una guerra di vasta portata con la Russia”.