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domenica 7 dicembre 2025

IL VERSO DI MILANO
di Angelo Gaccione
 

Il verso di Milano (sottotitolo: Un ritratto della città in 80 immagini, poesie e canzoni) a cura di Gino Cervi e Giancarlo Consonni, fotografie di Lorenzo De Simone e post-fazione di Roberto Mutti (About Cities Ed. 2025, pagine 206 € 26) è uno splendido ed elegantissimo libro corale. Si compone di 84 foto, se contiamo quelle inserite all’interno delle controcopertine, di 80 testi, tra poesie e canzoni, dedicati alla città meneghina, per un totale di 51 autori. È strutturato in sei blocchi (Paesaggi e luoghi, Case, Movimenti, Permanenze e discontinuità, Vite, Sogni) ciascuno introdotto da un puntuale e stimolante breve saggio che funge anche da guida per il lettore-osservatore. Parole e immagini si chiamano e si ritrovano: nelle atmosfere e nei sentimenti, nei dettagli e negli scorci. Il lettore scoprirà quanto sia articolata e composita la Milano dei poeti, e come lo sia altrettanto quella su cui si è posato l’occhio del fotografo che ha guidato l’obiettivo della macchina fotografica. Un dialogo in apparenza muto, fissato sulla carta e che altre parole ancora (dei curatori), si incaricano di precisare. Se è fin troppo noto che Milano non possiede, come efficacemente scrive Roberto Mutti nella post-fazione, “la bellezza sfrontatamente esibita di Roma, il fascino incantato di Venezia, l’eleganza di Firenze, la vitalità vibrante di Napoli”, va aggiunto, per citare ancora una volta Edith Wharton, che “Neppure a un’occhiata veloce Milano può sembrare poco interessante”. Riservata, nascosta, pur con tutti gli oltraggi che ha dovuto sopportare, la sua bellezza c’è, ma devi andare a cercartela, e quando la scopri ti sorprende, ti risarcisce della pazienza. Ma dovete entrarle nel ventre, mettervi in ascolto come faccio io da anni e anni, percorrerla a piedi senza pregiudizi scegliendone volta a volta una fetta. E così che sono entrato in risonanza con lei, e ora ci comprendiamo a fondo, ci apparteniamo. Di versi non gliene ho dedicato molti, ma una sezione dal titolo ‘Le Milanesi’ è compresa nella mia raccolta poetica: Una gioiosa fatica 1964-2022 (La Scuola di Pitagora, 2025), pubblicata di recente. Contiene otto affettuose poesie: ne riproduco qui una scritta nel 1999. Sono versi di una antica stagione a cui sono rimasto fedele. 


 
Milano

Conosco una città
che molti dicono brutta
ma nel mio cuore è vivo
l’eco dei suoi cortili.
 
Conosco una città
di giardini segreti
celati ad occhi indiscreti
come amori proibiti.
 
Conosco una città
che non ha orizzonte
ma oltre i palazzi e le antenne
io immagino il mare.
 
Conosco una città
che ha molti difetti
ma io non l’amerei
se fosse troppo perfetta.
 
Resta grigia e impura
mia città senza sole
che la bellezza sia
per me il tuo cuore
.