Qualche
giorno fa, in risposta alla nota con cui Franco Continolo scriveva: “la
follia europea è il frutto dell’irrazionalismo e la religione c’entra
nella misura in cui è essa stessa a farsi divulgatrice di forme di
irrazionalismo”, osservavo che sottoscrivevo in pieno tale assunto ma
proponevo di non limitare il discorso all’Europa, perché la pazzia era, a
mio giudizio, quanto meno Occidentale. Oggi aggiungo che
l’occidentalizzazione di Corea del Sud, Giappone e Filippine, con punte
notevoli di religiosità soprattutto cristiana, la “comunistizzazione”
della Corea del Nord e l’islamizzazione di altre parti del
Continente Mediorientale e Asiatico tout court, rischiano di
ampliare il panorama degli irrazionalismi nel globo, omogenei e nefasti
per i danni che provocano, e di lasciare poco adito a speranze per un
miglioramento futuro delle condizioni di vita dell’intera umanità.Ritornando all’Occidente, devo dire che sinora, quando la pazzia collettiva
ha toccato il suo diapason, sono magicamente spuntati leader politici luminosa intelligenza che ne hanno impedito una catastrofica fine. Negli
anni Quaranta, Winston Churchill smascherò il Nazifascismo penetrato fin
negli ambulacri della Corte di Gran Bretagna: oggi, nel Terzo
Millennio, Donald Trump sta riuscendo a mettere alle corde (anche lui, come
allora, con l’aiuto dei Russi, pur non amati nel mondo anglosassone fin dai
tempi degli Zar) il Nazifascismo mascherato di Zelensky, penetrato nel cuore
degli Stati Uniti d’America, grazie al Deep State e ai suoi
ben pagati burocrati, ai Democratici ad esso asserviti, ai finanziatori
(di Wall Street), ai produttori di armi, ai loro commercianti
palesi e ai loro trafficanti occulti (mafie).
Ora, dopo
l’intervento di Donald Trump che, senza mezzi termini ha parlato di declino e
di collasso inarrestabile soltanto del Vecchio Continente, per le sue posizioni
suicide in campo bellico, mi incombe di chiarire meglio, alla luce di tale
affermazione, il pensiero da me espresso nella nota di qualche giorno
addietro.Trump ha ragione nel dire che la follia
esplosa tra i “volenterosi di guerra” in Francia, in Germania e in Gran
Bretagna (a tacere dell’Italia di Crosetto, di Tajani, della Meloni
definita, per cavalleria “cavalleria”, dal neo presidente
americano solo “miope” e non totalmente “cieca”)” non ha equivalenti
in America, ma solo perché il partito dei guerrafondai, quello sedicente
“Democratico” dei Biden e degli Obama, collegato alla CIA, all’FBI e al Pentagono
è stato da lui sconfitto sonoramente e preferisce, come sa fare ogni abile
ventriloquo, dare l’impressione che a sbraitare contro la ben controllata
Russia sia il “fantoccio” del suo braccio “europeo”.I “servizi segreti” a suo tempo abilmente “deviati” dall’Intelligence
anglosassone hanno fatto un buon lavoro: risulta fin troppo chiaro che le
aberranti dichiarazioni di “attacchi preventivi in funzione difensiva”
di militari lontani dal motto della nostra Arma benemerita mettono la sola Europa
sull’orlo del baratro. È altrettanto verosimile che l’Europa, dopo essere
uscita sostanzialmente sconfitta dalle due guerre mondiali (che hanno
ridimensionato in modo deciso e progressivo il suo ruolo e che dalle due
guerre attualmente in atto verrà fuori ugualmente malconcia e stremata),
possa farneticare, per suo conto, di rivincite assurde, pretendendo
di imporre, essa, le condizioni di resa formulate da Zelensky, pure
uscendo perdente come l’Ucraina. Non si può escludere neppure che gli
interessati e servi “Arlecchini” dei Democratici americani (oggi:
transnazionali), fanatici, ad oltranza, della guerra,
possano decidere (in un prossimo futuro) di unirsi al Giappone,
per portare il mondo a una nuova guerra mondiale, contro Russia, Stati
Uniti d’America (se retti da Presidenti Repubblicani pacifisti, alla
Trump) e Cina per la questione di Taiwan.Divorata,
com’è, dal suo desiderio di riprendere un posto significativo nella geo
politica mondiale prima che sia troppo tardi, l’Europa agisce con l’irrazionalità
che è diventata la sua nota distintiva e dominantesenza
tenere nel giusto conto che la riunificazione nazionale è un affare
esclusivamente cinese e non spetta al Giappone intromettersi. L’Italia
della Meloni, memore delle sue rivendicazioni patriottiche per Trieste e
Trento, dovrebbe sapere perfettamente quale sia il nocciolo del problema: ma
“contro la forza (della follia) la ragion non vale”.
Detto ciò
va anche precisato che l’Europa sta dando, come suole dirsi, “i numeri” perché
è rimasta servile, per i poliennali salamelecchi precedenti, non della America tout court ma dei Democratici d’Oltreoceano.In altre parole, la “demenza” Europea ha la propria fonte e il
suo humus nella forsennata politica del partito Democratico
statunitense che in ottanta anni di cosiddetta “pace” non ha fatto altro che
scatenare furibonde guerre, producendo, da un lato, violazioni dei più
elementari diritti umani e, dall’altro, arricchimenti smisurati di produttori,
venditori e trafficanti illegali (soprattutto mafiosi) di armi. Trump è
un leader politico e deve fare necessariamente il suo
gioco. Se, però, fosse anche un filosofo o un pensatore libero dai
condizionamenti politici, dovrebbe riconoscere che l’America non può essere
esente dalla follia Occidentale, perché in quel Paese non solo le religioni
sono numerose e presenti con articolazioni varie in numero superiore a ogni
altro luogo del Pianeta (assumendo, per giunta, aspetti di stravaganza più
preoccupanti che altrove) ma anche che fascismo e comunismo non sono
estranei alle scelte demagogiche degli uomini politici statunitensi propensi,
anche in questo caso più che altrove, alla “irreggimentazione” dei propri
seguaci in gang con regimi settari e segreti di conduzione.D’altronde il “sedicente” filosofo Platone, che diceva di amare la
conoscenza della realtà di cui, però, era egli stesso il fantasioso
creatore con visioni di mondi inesistenti e che alla razionalità,
all’empirismo, alla sperimentazione concreta della vera realtà esistente (
quella esaminata dai filosofi “veri” della civiltà precedente) anteponeva, come
gli altrettali visionari del dualismo religioso nato e
sviluppatosiin Medioriente (non a caso, da sempre rissoso e
litigioso) ha influenzato tutta intera la cosiddetta “cultura” politica
Occidentale, che con il suo bagaglio di fantasiose utopie, è passata dal
Vecchio al Nuovo Continente senza sostanziali differenze. Domanda
finale: Se la follia Europea sta toccando un apice che potrebbe condurre il
Vecchio Continente all’autodistruzione più stupida e ingloriosa, Trump
veramente crede che i suoi nemici interni del Partito Democraticosiano esenti da colpa per una tale tragedia
e che siano, soprattutto alieni dal ripetere la stessa esperienza, se
dovessero ritornare al potere con l’aiuto del Deep State, che
certamente non ha dato forfait, nonostante lo smacco elettorale?