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mercoledì 17 dicembre 2025

LA PAROLA AI LETTORI


Luigi Mazzella


Caro Direttore,
fra i collaboratori di “Odissea” il più assiduo mi pare l’ex giudice della Corte Costituzionale ed ex ministro per la funzione pubblica Luigi Mazzella. Quasi ogni giorno vedo suoi articoli, per la verità molto ripetitivi e spesso anche fuori registro. Ammira Trump che considera un “pacifista”, ma non dice che il presidente americano ha lasciato mano libera a Netanyahu per massacrare i palestinesi. Attacca con virulenza le alte autorità europee, ma difende Elon Musk che vorrebbe spadroneggiare in Europa senza limiti e senza regole, e soprattutto senza pagare le tasse. Esagera, a mio modesto parere, dando troppa importanza alle fedi religiose che taccia di irrazionalismo, assieme alle ideologie del Novecento, fascismo e comunismo. In Italia i cattolici sono in massima parte credenti per convenienza e vivono secondo costumi che sono lontanissimi dal cristianesimo. Forse neppure credono a quello che Papa e prelati prescrivono, e le vocazioni religiose sono in caduta libera in tutta Europa. Il fanatismo islamico riguarda esigue minoranze manovrate da marpioni che le sfruttano per ragioni di potere e per i loro disegni politici molto più terreni. Lo stesso dicasi per l’ebraismo che è molto più secolarizzato di quanto si crede. In Israele la maggioranza della popolazione vive secondo i dettami dell’unica religione oramai universale: il liberalismo capitalista edonista, non certo secondo i dettami del Talmud. Minoranze di fanatici integralisti possono tuttalpiù servire a tenere in piedi il governo. I fascisti non sono più quelli di Mussolini e collaborano a coalizioni di governo con liberali, socialdemocratici, ex democristiani, in larghe coalizioni. I comunisti in Italia sono minoranze infinitesimali neppure rappresentate in Parlamento e non riescono neppure a superare la soglia di sbarramento. Ha perfettamente ragione, invece, quando parla di conformismo di massa e di autoritarismo; questi due elementi attraversano luoghi e sistemi fra i più diversi, compreso Stati Uniti, Russia, Cina, Europa, paesi islamici e non solo, le cui classi dirigenti, sia liberali che ex comuniste ed ex fasciste, sono diventate tutte intolleranti, piratesche e furiosamente militariste. È vero che avendo perso la guerra l’Italia è una colonia americana a sovranità limitata; che la Nato è un pericolo e saremmo più sicuri se fossimo militarmente neutrali. Che imperversano massonerie deviate, complottisti, mafie varie e giornalismo asservito al potere, così come tanta parte della cultura e delle accademie. Ma questo non vale solo per noi. L’Europa intera è asservita all’America, anche quella ex comunista. Come analista Mazzella mi sembra ripetitivo e il più delle volte carente. Potrebbe usare meglio le sue capacità, per esempio scrivendo di musica che deve conoscere bene. Il suo pezzo del 14 dicembre sulla prima della Scala l’ho trovato davvero profondo e originale e mi ha sorpreso positivamente.
Cordiali saluti
Emilio Corsi