Caro Direttore, fra i collaboratori di “Odissea” il più assiduo mi pare l’ex
giudice della Corte Costituzionale ed ex ministro per la funzione pubblica
Luigi Mazzella. Quasi ogni giorno vedo suoi articoli, per la verità molto
ripetitivi e spesso anche fuori registro. Ammira Trump che considera un “pacifista”,
ma non dice che il presidente americano ha lasciato mano libera a Netanyahu per
massacrare i palestinesi. Attacca con virulenza le alte autorità europee, ma difende
Elon Musk che vorrebbe spadroneggiare in Europa senza limiti e senza regole, e
soprattutto senza pagare le tasse. Esagera, a mio modesto parere, dando troppa
importanza alle fedi religiose che taccia di irrazionalismo, assieme alle
ideologie del Novecento, fascismo e comunismo. In Italia i cattolici sono in
massima parte credenti per convenienza e vivono secondo costumi che sono
lontanissimi dal cristianesimo. Forse neppure credono a quello che Papa e
prelati prescrivono, e le vocazioni religiose sono in caduta libera in tutta
Europa. Il fanatismo islamico riguarda esigue minoranze manovrate da marpioni
che le sfruttano per ragioni di potere e per i loro disegni politici molto più
terreni. Lo stesso dicasi per l’ebraismo che è molto più secolarizzato di
quanto si crede. In Israele la maggioranza della popolazione vive secondo i
dettami dell’unica religione oramai universale: il liberalismo capitalista
edonista, non certo secondo i dettami del Talmud. Minoranze di fanatici
integralisti possono tuttalpiù servire a tenere in piedi il governo. I fascisti
non sono più quelli di Mussolini e collaborano a coalizioni di governo con
liberali, socialdemocratici, ex democristiani, in larghe coalizioni. I comunisti
in Italia sono minoranze infinitesimali neppure rappresentate in Parlamento e
non riescono neppure a superare la soglia di sbarramento. Ha perfettamente
ragione, invece, quando parla di conformismo di massa e di autoritarismo; questi
due elementi attraversano luoghi e sistemi fra i più diversi, compreso Stati
Uniti, Russia, Cina, Europa, paesi islamici e non solo, le cui classi dirigenti,
sia liberali che ex comuniste ed ex fasciste, sono diventate tutte
intolleranti, piratesche e furiosamente militariste. È vero che avendo perso la
guerra l’Italia è una colonia americana a sovranità limitata; che la Nato è un
pericolo e saremmo più sicuri se fossimo militarmente neutrali. Che
imperversano massonerie deviate, complottisti, mafie varie e giornalismo
asservito al potere, così come tanta parte della cultura e delle accademie. Ma
questo non vale solo per noi. L’Europa intera è asservita all’America, anche
quella ex comunista. Come analista Mazzella mi sembra ripetitivo e il più delle
volte carente. Potrebbe usare meglio le sue capacità, per esempio scrivendo di
musica che deve conoscere bene. Il suo pezzo del 14 dicembre sulla prima della
Scala l’ho trovato davvero profondo e originale e mi ha sorpreso positivamente. Cordiali saluti Emilio Corsi