Pagine

domenica 23 febbraio 2014

Luigi Manconi 
Ciao Angelo,
Il risultato della petizione, sottoscritta da oltre 130.000 persone, è parziale. I quattro poliziotti sono stati trasferiti in altre città (Tarvisio, Vicenza, Venezia), sono stati esclusi da qualunque attività di gestione dell'ordine pubblico e di tutela della sicurezza e sono stati assegnati a mansioni di carattere amministrativo. Restano molti punti critici: non è chiaramente escluso che, nell’esercizio delle loro nuove funzioni, possano avere contatti con il pubblico. Condizione assai importante ed esplicitamente richiesta dalla petizione. Nella risposta del ministero dell'Interno viene spiegato, poi, che i poliziotti non sono stati destituiti in quanto condannati per un reato colposo, cioè non commesso intenzionalmente. Non c'è stata, dunque, la destituzione, bensì la sospensione, perché quest'ultima sarebbe la conseguenza diretta della sentenza di condanna ("omicidio colposo per eccesso colposo"), e non di una valutazione discrezionale dei Consigli di disciplina e del Capo della Polizia. La risposta lascia insoddisfatto chi vorrebbe la destituzione perché quest'ultima, in realtà, può essere comminata nel caso di "atti che rivelino mancanza del senso dell'onore o del senso morale" o di "atti che siano in grave contrasto con i doveri assunti con il giuramento" o "per grave abuso di autorità o di fiducia".
Continuiamo, in ogni caso, a chiedere che, nell’esercizio delle loro nuove funzioni, i quattro poliziotti non possano più avere alcun contatto con il pubblico.