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domenica 7 dicembre 2014

MAFIA ROMANA 
di Angelo Gaccione


I continui scandali, la corruzione spaventosamente diffusa, il malaffare quotidiano, gli intrecci fra mafia e politica che non risparmia più neppure quel che rimane di una sbiadita e annacquata sinistra (in verità sono anni che io continuo caparbiamente a scrivere e a dimostrare pubblicamente come nei fatti, quella che è uscita dal trasformismo camaleontico, è dagli anni Settanta dello scorso secolo che non si dovrebbe chiamare sinistra), ci hanno privati, così abbiamo dovuto convenire in una recente telefonata io e il filosofo Fulvio Papi, di qualunque ulteriore argomento. Che cosa possiamo dire e scrivere di nuovo, di originale, su questa classe politico-burocratica, su certi settori dell’economia e della finanza senza doverci noiosamente ripetere? Ci hanno privati di argomenti. Da questo punto di vista hanno davvero vinto loro. E allora forse ha ragione Fulvio Papi nel dire che la situazione attuale del Paese si è fatta fosca e drammatica come quando l'ebbe a denunciare Ugo La Malfa in un celebre discorso parlamentare. Una patria così umiliata e vilipesa, dove anche il popolo (oggi socialmente servo e intellettualmente subalterno ai valori e ai desideri meschini di una piccola borghesia consumista e videotelevisiva) ha definitivamente perduto il suo “corpus” originario; quello, per intenderci, che si era formato nel corso della Rivoluzione francese (le peuple), o si poteva identificare nel folk inglese consapevole del proprio ruolo e della propria condizione, questa patria, dicevamo, ha bisogno di un sussulto, di un moto di orgoglio, di dignità. Ha bisogno di affermare il suo perentorio NO!   

Mafia Romana

Cupole
Sotto la Cupola
un’altra cupola.
(Milano 3 dicembre 2014)
*
Destra e Sinistra
Stessa casta?
No, stessa cosca.
(Milano, 3 dicembre 2014)
*
Ministro Poletti e fotografie
Galeotto fu il pranzo…
(Milano, 3 dicembre 2014)
*
Cooperative rosse
Voi comunisti,
noi affaristi…
(Milano, 3 dicembre 2014)
*
Politici e delinquenti
Perché quella e?
(Milano, 3 dicembre 2014)
*
Mafiosi di sinistra e ideologie
Si sono liberati di Marx
per non avere scrupoli.
(Milano, 5 dicembre 2014)
*
Catulliana
E allora, Gaccione, che aspetti a morire?
Manolesta è salito al Campidoglio,
Rigor Mortis è asceso al Quirinale
e il Pustolosus al Chigi impera.
E allora, Gaccione, che aspetti a morire?
(2012)         


AFORISMI  
di Laura Margherita Volante



1.Morsi e rimorsi. Chi morde prima o poi si trova con la coscienza che rimorde...
2.Chi sta con le mani in mano si sta esercitando per la cassa da morto...
3.Onestà: l'integrità non ha prezzo.
4.Femminicidi. Con i bastardi il basta arriva sempre tardi!
5.Nelle acque torbide la vista dà corpo alle ombre. La serenità di giudizio nuota in limpide acque.
6.Pascal affermò che l'uomo è una canna pensante. Oggi l'uomo la canna se la fa e si fuma il cervello.
7.Far viaggiare la Bellezza è aprire uno scorcio di paradiso agli occhi, nutrendone l'anima di desiderio.
8.Mafia.  I tempi maturi per cambiare sono passati... in tempi marci!
9.Mafia romana: pena capitale. Che un grido corale scuota le fronde e tagli i rami secchi!
10.Corruzione interminata: quando la cultura va a finire nel medagliere dell'infamia.
11.La mafia è un foruncolo. Si spreme il pus, ma se non si estirpa il cencio si rifà più aggressivo e più gonfio in rivoli.