Pagine

mercoledì 10 dicembre 2014


La voglia di combattere non ha età
di Maria Dilucia

Una veduta dall'alto di Ponte Lambro
Negozi chiusi e quelle stupide macchinette mangiasoldi al bar. Mi faceva arrabbiare vedere gli uomini e le donne con cui avevo condiviso la vita in queste vie, tra queste case, farsi rubare i soldi della pensione da quelle macchinette! Li incontravo i miei compagni, giravano quasi persi per il quartiere, tra queste case che hanno visto passare le nostre vite, ne hanno viste tante queste case di cose belle e di cose brutte. Questi marciapiedi ci hanno visto giocare, litigare, ci hanno visto giovani e belli girare innamorati! Che bei ricordi, ogni angolo nel mio quartiere è un ricordo! Questo quartiere ha visto le lotte per la casa, dove c’era anche qualche furbetto che ha cercato di sfruttare chi aveva bisogno di un tetto. Questo quartiere ha visto lotte per non cedere al degrado, quante volte incontrandoci in assemblea ma anche per strada abbiamo deciso che quella determinata cosa non ci andava bene e subito iniziavamo le lotte per cercare di sistemarla. Certo ci sono state cose per cui non siamo riusciti a fare niente o troppo poco, avremmo voluto salvare i ragazzi da quella schifezza della droga, ma non ci siamo riusciti! Ci veniva da piangere a vedere quelle vite strappate, torturate, a pensare alla disperazione dentro le loro famiglie e ci siamo chiesti perché? E non siamo mai riusciti a trovare una risposta! E adesso, che siamo arrivati alla pensione, era quella la nostra fine? Tutto il giorno davanti alla televisione a rimbambirci fino a credere a tutte le bugie che ci raccontavano? E no! Io non ci sto! Non è ancora finita! E l’antica ribellione è tornata! Certo non eravamo più battaglieri come una volta quando non ci faceva stare zitti nessuno, neanche i padroni, neanche quelli che usavano paroloni grossi solo per fregarci! No, noi non ci lasciavamo intimidire, non indietreggiavamo, noi li affrontavamo a volte pure a muso duro! No, non potevamo finire così, dovevamo trovare un modo, un posto per incontrarci, stare tra noi, magari a giocare a carte, magari a mandarci a fan culo, un posto dove le false parole della televisione non poteva mangiarci il cervello! E quel giorno, quando li ho visti ancora camminare senza sapere dove andare, li ho fermati e gli ho detto: “Compari, qui, ancora una volta ci dobbiamo unire, dobbiamo trovare uno posto; il nostro posto per stare insieme,  parlare, urlare, ma stare tra noi, un posto dove capire le nuove fregature che i padroni ci stanno preparando, perché se le capisci ti puoi  difendere! Se riusciamo a capire dove è la cosa giusta e dove è la cosa sbagliata allora non riusciranno a  farci fare quello che vogliono! Così è nato il centro, è nato dalla volontà di non cedere, nemmeno ora! Perché la voglia di combattere non ha età!