Pagine

sabato 18 luglio 2015

CAFONARIA 3
di Angelo Gaccione


Negli ultimi tempi sempre più malvolentieri prendo la Metropolitana. Il motivo è il diffondersi di una particolare forma di cafoneria. Bipedi italiani e stranieri di ogni sesso, si piazzano davanti alle porte di uscita e creano un muro che si è costretti a fendere con piglio piuttosto deciso, per poter scendere. Di volontà propria non si spostano, e se li fissi in attesa sperando che muovano un passo, stai fresco! restano lì impalati come ebeti. “Devo passarle sopra la testa?”, ho detto giorni fa ad una signora che mi si era parata davanti; “guardi che senza di lei il Metrò non parte” ho concluso ironico. Non è necessaria una intelligenza particolarmente spiccata per capire che basterebbe posizionarsi ai lati delle aperture e aspettare che i passeggeri scendano per potere poi comodamente entrare. A Milano non è così, e un branco di pecore vi si affolla davanti. A volte penso che in fatto di intelligenza e di comportamento, sia avvenuto un cortocircuito nell’evoluzione umana: dal gorilla all’uomo e dall’uomo alla capra. Con il dovuto rispetto per la capra.