Papua nelle mire dell’agroindustria
No ai mega progetti agricoli a Merauke e a
Papua.
Difendete la foresta e i diritti degli
indigeni.
Il presidente indonesiano Joko Widodo nel 2014,
all’inizio del suo mandato, aveva promesso di proteggere la foresta e rispettare
i diritti degli indigeni. Oggi vuole sacrificare 1,2 milioni di ettari di
foresta e territorio ancestrale a favore delle piantagioni industriali.
Ricordiamo al presidente la sua promessa elettorale. Pale meccaniche
distruggono la foresta. A Merauke nel sud est di Papua sono già stati tagliati
1 milione di ettari di foresta per piantagioni industriali.
Il 9 maggio 2015 Merauke ha steso il tappeto rosso per
Joko Widodo. Il presidente indonesiano ha raggiunto l’angolo più remoto del
paese per presentare il suo progetto: a Merauke, provincia di Papua, le
piantagioni di riso aumenteranno nei prossimi tre anni fino a raggiungere 1,2
milioni di ettari, gestite utilizzando la più moderna tecnologia industriale.
“Merauke deve diventare la riserva di riso non solo dell’Indonesia, ma del
mondo intero”, ha detto Widodo ed ha aggiunto: “qui abbiamo milioni di ettari a
disposizione!”.
Nel medio termine sarà possibile, secondo il presidente,
arrivare a 4,6 milioni ettari di piantagioni di riso. Ciò che il presidente non
ha detto: Merauke verrebbe coperta completamente da campi di riso. Sarebbe la
fine di questo ecosistema unico di foreste tropicali, foreste decidue secche, zone
umide, savane e mangrovie. Sarebbe la fine dell’agricoltura tradizionale e lo
stile di vita di circa 70.000 indigeni malind che vivono dispersi nella
foresta, coltivando la palma di sago utilizzando piccoli appezzamenti per le
loro colture.
“Viviamo nella foresta e coltiviamo sago, non riso”, dice
un anziano indigeno. “Dare loro la nostra terra è per noi un suicidio. Senza
terra non possiamo più avere figli o nipoti, perché non sapranno dove vivere”.
Le famiglie malind sono allarmate per questo nuovo
progetto. A Merauke, dal 2010, è attivo il progetto MIFEE Merauke Integrated
Food and Energy Estate. Oltre un milione di ettari -un quarto della regione- è
andato in gestione a compagnie agroindustriali che piantano palma, canna da
zucchero ed eucalipto. Il presidente Joko Widodo aveva promesso, prima della
sua elezione, di proteggere le foreste e difendere i diritti delle popolazioni
indigene. Gli chiediamo di mantenere la sua promessa e conservare i paesaggi
unici di Papua.
64.104 firmatari
Firma la petizione in Rete
Rita Sastrawan
Il testo della petizione
Egregio Sig. Presiedente Widodo,
Voi avete promesso di proteggere le foreste e difendere i
diritti delle popolazioni indigene, però i mega progetti MIFEE e la riserva di
riso agroindustriale mettono in pericolo le foreste ancora intatte di Papua e
delle popolazioni indigene malind.
Dal 2010 sono stati piantati, per il progetto MIFEE,
oltre un milione di ettari di palma da olio, canna da zucchero ed eucalipto. La
foresta sta scomparendo e le comunità indigene perdono le loro terre, rimanendo
marginalizzate e discriminate. La loro esistenza è fortemente minacciata.
Ora voi state progettando di implementare, per i prossimi
tre anni, altri 1,2 milioni di ettari di enormi piantagioni industriali. Chi
trarrà profitto da questo progetto sono solo alcune compagnie. Per i piccoli
agricoltori e le loro tradizioni indigene non ci sono benefici. Non sacrificate
le preziose foreste di Papua e gli ecosistemi mega diversi di Merauke.
Mantenete la vostra parola e proteggete le popolazioni indigene malind a sud di
Papua.
Signor Presidente, non lasciate la sovranità alimentare
nelle mani delle grandi compagnie. Sostenete e promuovete l’agricoltura in
piccola scala, impegnatevi nei diritti umani, in special modo quelli delle
popolazioni indigene. Difendete la natura bio diversa di Papua.
Distinti saluti