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domenica 12 luglio 2015

Papua nelle mire dell’agroindustria
No ai mega progetti agricoli a Merauke e a Papua.
Difendete la foresta e i diritti degli indigeni.


Il presidente indonesiano Joko Widodo nel 2014, all’inizio del suo mandato, aveva promesso di proteggere la foresta e rispettare i diritti degli indigeni. Oggi vuole sacrificare 1,2 milioni di ettari di foresta e territorio ancestrale a favore delle piantagioni industriali. Ricordiamo al presidente la sua promessa elettorale. Pale meccaniche distruggono la foresta. A Merauke nel sud est di Papua sono già stati tagliati 1 milione di ettari di foresta per piantagioni industriali.
Il 9 maggio 2015 Merauke ha steso il tappeto rosso per Joko Widodo. Il presidente indonesiano ha raggiunto l’angolo più remoto del paese per presentare il suo progetto: a Merauke, provincia di Papua, le piantagioni di riso aumenteranno nei prossimi tre anni fino a raggiungere 1,2 milioni di ettari, gestite utilizzando la più moderna tecnologia industriale. “Merauke deve diventare la riserva di riso non solo dell’Indonesia, ma del mondo intero”, ha detto Widodo ed ha aggiunto: “qui abbiamo milioni di ettari a disposizione!”.
Nel medio termine sarà possibile, secondo il presidente, arrivare a 4,6 milioni ettari di piantagioni di riso. Ciò che il presidente non ha detto: Merauke verrebbe coperta completamente da campi di riso. Sarebbe la fine di questo ecosistema unico di foreste tropicali, foreste decidue secche, zone umide, savane e mangrovie. Sarebbe la fine dell’agricoltura tradizionale e lo stile di vita di circa 70.000 indigeni malind che vivono dispersi nella foresta, coltivando la palma di sago utilizzando piccoli appezzamenti per le loro colture.
“Viviamo nella foresta e coltiviamo sago, non riso”, dice un anziano indigeno. “Dare loro la nostra terra è per noi un suicidio. Senza terra non possiamo più avere figli o nipoti, perché non sapranno dove vivere”.
Le famiglie malind sono allarmate per questo nuovo progetto. A Merauke, dal 2010, è attivo il progetto MIFEE Merauke Integrated Food and Energy Estate. Oltre un milione di ettari -un quarto della regione- è andato in gestione a compagnie agroindustriali che piantano palma, canna da zucchero ed eucalipto. Il presidente Joko Widodo aveva promesso, prima della sua elezione, di proteggere le foreste e difendere i diritti delle popolazioni indigene. Gli chiediamo di mantenere la sua promessa e conservare i paesaggi unici di Papua.

64.104 firmatari
Firma la petizione in Rete 
Rita Sastrawan 
  
Il testo della petizione
Egregio Sig. Presiedente Widodo,

Voi avete promesso di proteggere le foreste e difendere i diritti delle popolazioni indigene, però i mega progetti MIFEE e la riserva di riso agroindustriale mettono in pericolo le foreste ancora intatte di Papua e delle popolazioni indigene malind.
Dal 2010 sono stati piantati, per il progetto MIFEE, oltre un milione di ettari di palma da olio, canna da zucchero ed eucalipto. La foresta sta scomparendo e le comunità indigene perdono le loro terre, rimanendo marginalizzate e discriminate. La loro esistenza è fortemente minacciata.
Ora voi state progettando di implementare, per i prossimi tre anni, altri 1,2 milioni di ettari di enormi piantagioni industriali. Chi trarrà profitto da questo progetto sono solo alcune compagnie. Per i piccoli agricoltori e le loro tradizioni indigene non ci sono benefici. Non sacrificate le preziose foreste di Papua e gli ecosistemi mega diversi di Merauke. Mantenete la vostra parola e proteggete le popolazioni indigene malind a sud di Papua.
Signor Presidente, non lasciate la sovranità alimentare nelle mani delle grandi compagnie. Sostenete e promuovete l’agricoltura in piccola scala, impegnatevi nei diritti umani, in special modo quelli delle popolazioni indigene. Difendete la natura bio diversa di Papua.
Distinti saluti