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mercoledì 27 gennaio 2016

Shoah e Giornate della Memoria
“ODISSEA” RICORDA ANCHE PER CHI NON VUOLE
Uno scritto di Giorgio Colombo e una poesia di Claudio Zanini
si aggiungono alle opere visuali di Giuseppe Denti

Ma che razza di umanità è stata questa? Non osate paragonarvi alle bestie.

I sommersi*

Si è come corpi persi
in ambulacri d’assideramento,
laddove corporea moltitudine
giace in smisurata solitudine:
entro sprofondate latomie 
siamo livida carne martoriata
affollata in accumulo costante.

Oscuro memento è questo vagare,
entro notte e nebbia ininterrotte
stordisce l’odore dolce della febbre
brucia negli occhi privi di speranza:
siamo inermi nello stridente gelo,
siamo imperfetto scarto,
siamo ingombro e peso inane.

Dal fondo putrido dei fossi
scorgiamo sull’argine elevato
tremanti fiori all’occidue bore
e gli steli caparbi resistere
a sferza raggelante nella mente,
ma vive il fiore unica stagione
e declinando all’imbrunire muore.    

Si è come corpi persi,
perduti si sprofonda, creature
inerti nella tenebra ch’esonda
entro latebre cieche della storia;
i corpi nostri persi e mai sepolti
sommersi nell’infinità del tempo
dolente carne siamo, e mai risorta.

*“I sommersi e i salvati” è un libro di Primo Levi
Claudio Zanini