Shoah e Giornate della Memoria
“ODISSEA” RICORDA ANCHE PER CHI NON VUOLE
Uno scritto di Giorgio Colombo e una poesia di Claudio
Zanini
si aggiungono alle opere visuali di Giuseppe Denti
Ma che razza di umanità è stata questa? Non osate paragonarvi alle bestie. |
I sommersi*
Si è come corpi persi
in ambulacri
d’assideramento,
laddove corporea
moltitudine
giace in smisurata
solitudine:
entro sprofondate
latomie
siamo livida carne
martoriata
affollata in accumulo
costante.
Oscuro memento è questo
vagare,
entro notte e nebbia
ininterrotte
stordisce l’odore dolce
della febbre
brucia negli occhi privi
di speranza:
siamo inermi nello
stridente gelo,
siamo imperfetto scarto,
siamo ingombro e peso
inane.
Dal fondo putrido dei
fossi
scorgiamo sull’argine
elevato
tremanti fiori all’occidue
bore
e gli steli caparbi
resistere
a sferza raggelante nella
mente,
ma vive il fiore unica
stagione
e declinando all’imbrunire
muore.
Si è come corpi persi,
perduti si sprofonda,
creature
inerti nella tenebra
ch’esonda
entro latebre cieche della
storia;
i corpi nostri persi e mai
sepolti
sommersi nell’infinità del
tempo
dolente carne siamo, e mai
risorta.
*“I sommersi e i salvati” è un libro di Primo Levi
Claudio Zanini