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domenica 28 febbraio 2016

SOSTENIAMO QUESTO APPELLO IN OGNI DOVE
di Nell Greenberg

Domani alla notte degli Oscar i delitti "d'onore" saranno sotto i riflettori di tutto il mondo! In più di 900mila hanno già firmato per mettere fine a questo crimine: firma ora e condividi con tutti, arriviamo a un milione. Saba ha osato sposare l’uomo che amava. Per questo suo padre le ha sparato in testa, ma non andrà in prigione grazie alla legge pakistana del “delitto d’onore”. Ma Saba è sopravvissuta e ora la sua storia è un documentario candidato agli Oscar. Con la premiazione domani, possiamo spingere il Primo Ministro pakistano che è già in difficoltà a cambiare quella legge. Firma l’appello in Rete e condividi con tutti:

Saba
Care amiche e cari amici in tutto il mondo,
Saba è una donna pakistana che ha osato sposare l’uomo che amava. Per questo, suo padre le ha sparato in testa e l’ha gettata in un fiume. E poi ha continuato la sua vita come se niente fosse, protetto dalla legge che permette i cosiddetti "delitti d’onore”. Ma Saba è sopravvissuta ed è diventata un simbolo di speranza. E tra 24 ore avremo l’occasione per aiutarla.
Perché la sua storia è diventata un documentario che sta commuovendo il mondo e domani sera correrà agli Oscar. In difficoltà, il Primo Ministro pakistano ha promesso che fermerà questi crimini e pare che abbia incaricato sua figlia, un’attivista per i diritti umani, di lavorare a una modifica della legge proprio in questi giorni. Ma secondo gli esperti del paese, senza una mobilitazione internazionale proprio in occasione degli Oscar non si riuscirà a superare l’opposizione in Parlamento. Raccogliamo al più presto un milione di firme a sostegno di questa riforma di legge, prima della notte degli Oscar di domani, per fare in modo che la storia di Saba abbia l’attenzione di tutto il mondo, e poi le consegneremo direttamente al Primo Ministro. Firma ora e condividi con tutti, non perdiamo questa occasione unica:

https://secure.avaaz.org/it/pakistan_end_honour_killing_loc_rb/?bhvKTcb&v=73383&cl=9565156676

Nel mondo i delitti "d’onore” uccidono ancora una donna ogni 90 minuti. In Pakistan la legge del 2004 che doveva abolirli non funziona perché c’è una assurda scappatoia: se una donna ha causato “vergogna” alla sua famiglia rifiutando un matrimonio combinato, riservando attenzioni alla persona sbagliata o anche venendo stuprata, può essere uccisa legalmente se la sua famiglia “perdona” l’assassino. Questi crimini non c’entrano niente con l’onore, nè con nobili tradizioni, sono solo la conseguenza di una società che considera le donne come degli oggetti.
Già in passato è stata presentata una proposta di legge per eliminare la scappatoia legale del perdono ma nessuno nel partito di governo l’ha sostenuta con forza. Ora il Primo Ministro, che non si era mai speso su questo tema, ha pubblicamente promesso riforme legali per fermare questi crimini. Ma Saba e tutte le donne pakistane avranno bisogno di tutto il sostegno internazionale possibile per contrastare le enormi resistenze interne e conservatrici e cambiare il sistema.
 Abbiamo 24 ore per far sentire al parlamento Pakistano tutto il peso dell’attenzione mediatica internazionale. Facciamo sì che i protagonisti alla notte degli Oscar siano Saba e la richiesta di togliere l’impunità per i delitti d’onore. Consegneremo le nostre firme direttamente al Primo Ministro e a sua figlia, firma ora e condividi ovunque:

https://secure.avaaz.org/it/pakistan_end_honour_killing_loc_rb/?bhvKTcb&v=73383&cl=9565156676

Davvero ce la possiamo fare. Quando la 15enne Malala fu assalita dai Talebani per il suo sogno di un’istruzione per tutti, il mondo si indignò. E dopo che la nostra comunità raccolse un milione di firme e le consegnò direttamente al Presidente pakistano, egli lanciò un piano di sostegno all’istruzione per 3 milioni di bambini. Questo è quello che succede quando agiamo uniti! Diamo ora la nostra forza alle coraggiose donne pakistane e aiutiamole a scrivere nuove leggi che le tutelino, società che rispettino la loro dignità e comunità che sostengano la loro libertà di decidere per sé stesse.
Con speranza e determinazione,  
Nell, Alaphia, Ari, Dalia, Ricken, Luis, Ben
e tutto il team di Avaaz

MAGGIORI INFORMAZIONI

Il Pakistan e il film-denuncia - Il premier: «Basta delitti d’onore» (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/esteri/16_febbraio_23/pakistan-contro-delitto-onore-premier-il-film-denuncia-nawaz-sharif-sharmeen-obaid-chinoy-a-girl-in-the-river-a983837c-da07-11e5-84e2-5233d26d29b4.shtml

Storie di donne coraggiose in Pakistan (Rainews)
http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Storie-di-donne-coraggiose-in-Pakistan-60432ffd-3fdb-4c90-91ec-2e30c0ce9729.html

Pakistan, sposa un uomo contro il volere della famiglia, il padre le spara alla testa (Il Messaggero)
http://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/cinema/oakista_delitto_onore_saba_candidata_oscar-1519679.html

Pakistan: delitto d'onore, genitori confessano decapitazione coppia (ADNKronos)
http://www.adnkronos.com/aki-it/sicurezza/2014/06/30/pakistan-delitto-onore-genitori-confessano-decapitazione-coppia_n4IpHbnaezUw8XCV5MQ5gP.html?refresh_ce