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martedì 29 marzo 2016

CONSIDERAZIONE


Le condizioni di luce, di illuminazione esterna diurna variano non solo con le stagioni e i mesi dell’anno, cambiano molte volte durante lo stesso giorno, pure repentinamente.
Ci fanno vedere le cose in maniera diversa, ci mostrano la città cambiare volto. Influenzano i nostri stati d’animo che attraverso i nostri occhi valutano la realtà come ci appare mutevole oppure sempre la stessa.
La fontana dei Giardini Pubblici Indro Montanelli a Milano mi appare squallida, il getto d’acqua centrale fioco e insufficiente a colmare la vasca che perciò è in parte asciutta e polverosa. Il cielo nuvoloso, coperto, dalla tinta grigio-plumbea sopra i giardini coniuga un inverno che stenta a lasciare il passo all’incipiente primavera e il freddo e gli alberi spogli e scheletriti mi comunicano un senso di lieve tristezza. Mi sento perduto senza motivo apparente. Ricordo da bimbo giocavo nel sole in questi luoghi.
Ho visto passeggiando nel parco i migranti dormire per terra nei sacchi a pelo o con addosso una coperta nel chiosco e perfino in quella che un tempo era la grotta dell’orso bianco quando vi era lo zoo; per entrare nella caverna hanno in parte divelto la rete che ne impedisce l’accesso.
I migranti e il loro mondo accanto ai fanciulli e ai cani che giocano e alla gente che in una livida e cupa domenica di inizio marzo cerca “di spendere ‘sti quattro soldi de felicità”.

Tiziano Rovelli