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giovedì 14 aprile 2016

CON IL SOLE O CON LA PIOGGIA              
DOMENICA 17 APRILE VOTIAMO SI 
CONTRO LE TRIVELLE IN MARE


Con le riserve certe di petrolio nei mari italiani si coprirebbero SOLO 8 settimane di consumi nazionali: nonostante questo, pur di incassare i diritti di estrazione, le royalties, e in cambio di un numero irrisorio di posti di lavoro, il governo vuole danneggiare la bellezza delle nostre coste, il turismo, la pesca sostenibile, la fauna marina, la stessa economia dei territori costieri. C’è poi il rischio di incidenti: tutti i mari del pianeta sono stati colpiti da disastri petroliferi, che sarebbero particolarmente devastanti in un mare chiuso come il Mediterraneo. Per ostacolare il raggiungimento del quorum, il governo ha rifiutato, come data per il referendum, l’abbinamento con le elezioni amministrative di giugno, con una spesa aggiuntiva di 306 milioni che pagheremo noi cittadini e cittadine. La sicurezza energetica per l’Italia può e deve venire dalle energie alternative, compatibili con l’ambiente e con la salute e portatrici di moltissima nuova occupazione.  
Maria Carla Baroni