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domenica 23 ottobre 2016

NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA
Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO

APPELLO DEL CONVEGNO «IL RUOLO DELLA NATO NELLA GUERRA MONDIALE A PEZZI»



Il Convegno, promosso da Pax Christi Italia, Mosaico di pace, Comi-tato No Guerra No Nato, Comunità Le Piagge, Unione Suore Domenicane San Tommaso D’Aquino,  si è svolto l’11 giugno 2016 nel Complesso S. Niccolò a Prato.
Le adesioni individuali all’Appello possono essere inviate via mail a noguerranonato-owner@autistici.org indicando nome, cognome e comune di residenza (o il Cap). Quest’ultima indicazione è particolarmente importante per essere informati su eventuali iniziative locali sul tema dell’Appello.
Invitiamo i firmatari a promuovere e diffondere l’Appello e la bozza di mozione da proporre ai parlamentari e ai rappresentanti in enti locali.

APPELLO DA SOTTOSCRIVERE E DIFFONDERE
Sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti, documenta la U.S. Air Force, le bombe nucleari B61-12, destinate a sostituire le attuali B61 installate dagli Usa in Italia e altri paesi europei.
La B61-12, documenta la Federazione degli scienziati americani (Fas),  non è solo una versione ammodernata della B61, ma una nuova arma nucleare: ha una testata nucleare a quattro opzioni di potenza selezionabili, con una potenza media pari a quella di quattro bombe di Hiroshima; un sistema di guida che permette di sganciarla a distanza dall’obiettivo; la capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.
Le B61-12, che gli Usa si preparano a installare in Italia, sono armi che abbassano la soglia nucleare, ossia rendono più probabile il lancio di un attacco nucleare dal nostro paese e lo espongono quindi a una rappresaglia nucleare.
Secondo le stime della Fas, gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre), 50 in Turchia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180. Nessuno sa però con esattezza quante effettivamente siano le B-61, destinate ad essere sostituite dalle B61-12.
Foto satellitari, pubblicate dalla Fas,  mostrano che, per l’installazione delle B61-12, sono già state effettuate modifiche nelle basi di Aviano e Ghedi-Torre.
L’Italia, che fa parte del Gruppo di pianificazione nucleare della Nato, mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi nucleari, ma, dimostra la Fas, anche piloti che vengono addestrati all’attacco nucleare con cacciabombardieri italiani sotto comando Usa.



L’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, che all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».
Chiediamo che l’Italia cessi di violare il Trattato di non-proliferazione e, attenendosi a quanto esso stabilisce, chieda agli Stati uniti di rimuovere immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinunciare a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari. Liberare il nostro territorio nazionale dalle armi nucleari, che non servono alla nostra sicurezza ma ci espongono a rischi crescenti, è il modo concreto attraverso cui possiamo contribuire a disinnescare l’escalation nucleare e a realizzare la completa eliminazione delle armi nucleari che minacciano la sopravvivenza dell’umanità.
BOZZA DI MOZIONE DA PROPORRE AI PARLAMENTARI E 
AI RAPPRESENTANTI IN ENTI LOCALI
CONSIDERATO che, secondo i dati forniti dalla Federazione degli Scienziati Americani (FAS), gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre), 50 in Turchia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale di 180.
CONSIDERATO che, come documenta la stessa U.S. Air Force, sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti le bombe nucleari B61-12, destinate a sostituire le attuali B61 installate dagli Usa in Europa.
CONSIDERATO che, come documenta la FAS, la B61-12 non è solo una versione ammodernata della B61, ma una nuova arma nucleare, con un sistema di guida che permette di sganciarla a distanza dall’obiettivo, con una testata nucleare a quattro opzioni di potenza selezionabili, con capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.
CONSIDERATO che foto satellitari, pubblicate dalla FAS, mostrano le modifiche già effettuate nelle basi di Aviano e Ghedi-Torre per in-stallarvi le B61-12.
CONSIDERATO che l’Italia mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi nucleari, ma anche piloti che – dimostra la FAS – vengono addestrati all’uso di armi nucleari con aerei italiani.
CONSIDERATO che l’Italia viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, il quale all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».
I PROPONENTI CHIEDONO al Governo di rispettare il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari e, attenendosi a quanto esso stabilisce, far sì che gli Stati Uniti rimuovano immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinuncino a installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.