NO ALLE BOMBE NUCLEARI IN ITALIA
Comitato promotore della campagna #NO GUERRA #NO NATO
APPELLO DEL CONVEGNO «IL
RUOLO DELLA NATO NELLA GUERRA MONDIALE A PEZZI»
Il
Convegno, promosso da Pax Christi Italia, Mosaico di pace, Comi-tato No Guerra
No Nato, Comunità Le Piagge, Unione Suore Domenicane San Tommaso D’Aquino, si è svolto l’11 giugno 2016 nel Complesso S.
Niccolò a Prato.
Le adesioni individuali
all’Appello possono essere inviate via mail a
noguerranonato-owner@autistici.org indicando nome, cognome e comune di
residenza (o il Cap). Quest’ultima indicazione è particolarmente importante per
essere informati su eventuali iniziative locali sul tema dell’Appello.
Invitiamo i firmatari a
promuovere e diffondere l’Appello e la bozza di mozione da proporre ai
parlamentari e ai rappresentanti in enti locali.
APPELLO DA SOTTOSCRIVERE E DIFFONDERE
Sono in fase di sviluppo
negli Stati Uniti, documenta la U.S. Air Force, le bombe nucleari B61-12,
destinate a sostituire le attuali B61 installate dagli Usa in Italia e altri
paesi europei.
La B61-12, documenta la
Federazione degli scienziati americani (Fas), non è solo una versione ammodernata della B61,
ma una nuova arma nucleare: ha una testata nucleare a quattro opzioni di
potenza selezionabili, con una potenza media pari a quella di quattro bombe di
Hiroshima; un sistema di guida che permette di sganciarla a distanza
dall’obiettivo; la capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker
dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.
Le B61-12, che gli Usa si
preparano a installare in Italia, sono armi che abbassano la soglia nucleare,
ossia rendono più probabile il lancio di un attacco nucleare dal nostro paese e
lo espongono quindi a una rappresaglia nucleare.
Secondo le stime della
Fas, gli Usa mantengono oggi 70 bombe nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20
a Ghedi-Torre), 50 in Turchia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda,
per un totale di 180. Nessuno sa però con esattezza quante effettivamente siano
le B-61, destinate ad essere sostituite dalle B61-12.
Foto satellitari, pubblicate
dalla Fas, mostrano che, per
l’installazione delle B61-12, sono già state effettuate modifiche nelle basi di
Aviano e Ghedi-Torre.
L’Italia, che fa parte del
Gruppo di pianificazione nucleare della Nato, mette a disposizione non solo il
suo territorio per l’installazione di armi nucleari, ma, dimostra la Fas, anche
piloti che vengono addestrati all’attacco nucleare con cacciabombardieri
italiani sotto comando Usa.
L’Italia viola in tal modo
il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari, firmato nel 1969 e
ratificato nel 1975, che all’Art. 2 stabilisce: «Ciascuno degli Stati
militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si impegna a non
ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari esplosivi, né
il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o indirettamente».
Chiediamo che l’Italia
cessi di violare il Trattato di non-proliferazione e, attenendosi a quanto esso
stabilisce, chieda agli Stati uniti di rimuovere immediatamente qualsiasi arma
nucleare dal territorio italiano e rinunciare a installarvi le nuove bombe
B61-12 e altre armi nucleari. Liberare il nostro territorio nazionale dalle
armi nucleari, che non servono alla nostra sicurezza ma ci espongono a rischi
crescenti, è il modo concreto attraverso cui possiamo contribuire a
disinnescare l’escalation nucleare e a realizzare la completa eliminazione
delle armi nucleari che minacciano la sopravvivenza dell’umanità.
BOZZA DI MOZIONE DA PROPORRE AI PARLAMENTARI E
AI RAPPRESENTANTI IN ENTI LOCALI
AI RAPPRESENTANTI IN ENTI LOCALI
CONSIDERATO che, secondo i
dati forniti dalla Federazione degli Scienziati Americani (FAS), gli Usa
mantengono oggi 70 bombe nucleari B61 in Italia (50 ad Aviano e 20 a Ghedi-Torre),
50 in Turchia, 20 rispettivamente in Germania, Belgio e Olanda, per un totale
di 180.
CONSIDERATO che, come
documenta la stessa U.S. Air Force, sono in fase di sviluppo negli Stati Uniti
le bombe nucleari B61-12, destinate a sostituire le attuali B61 installate
dagli Usa in Europa.
CONSIDERATO che, come
documenta la FAS, la B61-12 non è solo una versione ammodernata della B61, ma
una nuova arma nucleare, con un sistema di guida che permette di sganciarla a
distanza dall’obiettivo, con una testata nucleare a quattro opzioni di potenza
selezionabili, con capacità di penetrare nel terreno per distruggere i bunker
dei centri di comando in un attacco nucleare di sorpresa.
CONSIDERATO che foto
satellitari, pubblicate dalla FAS, mostrano le modifiche già effettuate nelle
basi di Aviano e Ghedi-Torre per in-stallarvi le B61-12.
CONSIDERATO che l’Italia
mette a disposizione non solo il suo territorio per l’installazione di armi
nucleari, ma anche piloti che – dimostra la FAS – vengono addestrati all’uso di
armi nucleari con aerei italiani.
CONSIDERATO che l’Italia
viola in tal modo il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari,
firmato nel 1969 e ratificato nel 1975, il quale all’Art. 2 stabilisce:
«Ciascuno degli Stati militarmente non nucleari, che sia Parte del Trattato, si
impegna a non ricevere da chicchessia armi nucleari o altri congegni nucleari
esplosivi, né il controllo su tali armi e congegni esplosivi, direttamente o
indirettamente».
I PROPONENTI CHIEDONO al
Governo di rispettare il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari e,
attenendosi a quanto esso stabilisce, far sì che gli Stati Uniti rimuovano
immediatamente qualsiasi arma nucleare dal territorio italiano e rinuncino a
installarvi le nuove bombe B61-12 e altre armi nucleari.